Dal pararigori per eccellenza al 18enne insostituibile: è la Top 11 delle certezze

Da chi è all’esordio assoluto in Serie D a chi invece vuole definitivamente esplodere: mai come quest’anno la Serie D è riuscita a regalare emozioni indescrivibili. Così, tra qualche gioane da tenere d’occhio e bomber capaci di bucare ogni rete, la scelta degli 11 migliori giocatori del girone d’andata, disposti secondo un classico 4-3-3, è apparsa più difficile del solito.

LA TOP 11 DEL GIRONE D’ANDATA

PORTIERE: SIMONE STUCCHI (CLUB MILANO)

È riuscito nell’impresa di parare 3 rigori in altrettante sfide e di compiere interventi tanto miracolosi quanto decisivi per tenere in piedi la sua squadra. In una stagione complessivamente difficile per il Club Milano, Simone Stucchi è l’eroe che non ti aspetti, quello capace di caricarsi sulle spalle la squadra e contribuire ai risultati utili con le sue parate: sono 5 in appena 14 presenze i clean sheet per l’ex Lecco, che può anche vantare un’invidiabile media voto di 6.7, la più alta tra quelle degli altri estremi difensori del girone.

DIFENSORE: LUCA GATELLI (MAGENTA)

Se Simone Stucchi è il miglior pararigori della Serie D, Luca Gatelli è probabilmente il tiratore scelto che preferiresti non trovarti mai contro: 3 penalty su 3 realizzati, valevoli al Magenta altrettante vittorie negli scontri diretti con Chievo Verona e Castellanzese, e con la capolista Ospitaletto. Classe 1999, all’ottava stagione in Serie D, Gatelli è riuscito subito a diventare un punto fermo dell’11 di Lorenzi, grazie alle sue eccellenti doti in fase di marcatura e a notevoli doti tecniche, che gli permettono di partecipare subito all’impostazione della manovra: rispetto alle altre pretendenti per la salvezza il Magenta è infatti la squadra che ha subito meno reti, un dato che passa anche dalle prestazioni della colonna portante della sua difesa.

DIFENSORE: GONZALO ESCUDERO (NUOVA SONDRIO)

È stato uno dei protagonisti della Nuova Sondrio nella straordinaria cavalcata che l’ha portata in due anni dalla Promozione alla Serie D: un difensore totale, che non necessita di ulteriori presentazioni, anche perché sono i numeri a parlare per lui. 3 reti reti in 19 apparizioni, in cui ha sempre offerto prestazioni di assoluto livello: un leader in campo e fuori, su cui i tifosi ripongono le loro speranze di raggiungere la salvezza diretta in una travagliata stagione che ha visto avvicendarsi sulla panchina dei biancoazzurri tre allenatori in quattro mesi.

DIFENSORE: TOMMASO PUTZOLU (PRO SESTO)

Vedere la sicurezza con cui difende e con cui gioca i palloni che gli arrivano è una gioia per ogni amante del pallone: per molti sembra quasi che faccia un altro sport, una delle poche certezze di una Pro Sesto che arrivata al giro di boa non è ancora riuscita a convincere e a intraprendere il cammino della continuità. Angellotti non può fare a meno di lui e della straordinaria duttilità che caratterizza il centrale ex Inter: che sia in una difesa a 3 o a 4, per Putzolu non fa differenza. E ora la Pro Sesto è pronta a ripartire da lui per inseguire il treno playoff e mantenere accesi gli ultimi barlumi di rimonta.

DIFENSORE: RICCARDO GEDDO (CASATESE MERATE)

Il salto dalla Promozione alla Serie D poteva non essere facile, ma a soli 18 anni e all’esordio assoluto nella categoria Riccardo Geddo ha dimostrato di non aver nulla da invidiare nemmeno a terzini più esperti e con un maggior numero di presenze alle spalle. Quanto sia fondamentale per Commisso e per una Casatese Merate che sta vivendo una stagione sopra le aspettative lo dimostra una statistica: ad oggi Geddo è infatti la quota di movimento più impiegata del campionato con 1704 minuti ed è dal 15 settembre che non ha saltato alcun minuto. Un muro quando gli avversari attaccano, un treno inarrestabile quando a sganciarsi è lui.

CENTROCAMPISTA: EMANUELE OCCHIPINTI (SANT’ANGELO)

Era partito in sordina, poi partita dopo partita è diventato una delle mezzali più interessanti del campionato: da quando Emanuele Occhipinti, classe 2004, è riuscito a entrare negli schemi di Brognoli le sue prestazioni sono state un crescendo continuo, con 3 reti e 2 assist in 19 presenze stagionali. Giocatore box-to-box, capace di svolgere in maniera eccellente le due fasi: Occhipinti è ora pronto a stupire anche nel girone di ritorno e a tenere il Sant’Angelo ben saldo in zona playoff.

CENTROCAMPISTA: CLAUDIO MESSAGGI (OSPITALETTO)

Definire devastante l’impatto che Claudio Messaggi ha avuto sul centrocampo dell’Ospitaletto sarebbe riduttivo. Dopo 3 buone stagioni in Serie C con la maglia della Giana, l’ex Caravaggio accetta la sfida e scende di categoria per portare la neopromossa formazione di Quaresmini tra i professionisti. A dicembre si può già parlare di scommessa vinta: miglior assistman di categoria con 7 passaggi vincenti, a cui si aggiungono 6 gol e un’autorete provocata.

CENTROCAMPISTA: ALESSANDRO MOR (CILIVERGHE)

Dopo Geddo e Occhipinti, la terza e ultima quota riuscita a ritagliarsi un posto in top 11 è il jolly del Ciliverghe, che vanta già 4 reti e una media gol di una ogni 230 minuti. Non male per un 2004 alla seconda stagione in D, voglioso di rilanciarsi dopo un’annata sottotono a Desenzano. Giocatore duttile, capace di rendere al meglio sia da mezzala che da trequartista come faceva negli anni a Brescia, Mor è stato uno dei pochi a non accusare il momento no del Ciliverghe e a continuare a offrire prestazioni di un certo livello, riuscendo a rendere bene sia da titolare che subentrando a partita in corso.

ATTACCANTE: DANIELE FERRANDINO (FOLGORE CARATESE)

In questo momento è il calciatore che qualsiasi squadra vorrebbe evitare, l’uomo capace di far saltare ogni meccanismo difensivo con i suoi dribbling e la sua implacabilità negli ultimi 16 metri. L’epica rincorsa alle prime posizioni che la formazione di Filippo Carobbio ha cominciato a novembre e passa anche e soprattutto dalle magie di un giocatore capace di mettere a referto 10 gol e 2 assist in 19 presenze. Un talento puro, cristallino, che sa come accendersi in ogni zona del campo: quest’estate la Folgore lo ha preso dall’Arconatese, ma arrivati a dicembre si può dire che sia lui ad essersi preso la Folgore.

ATTACCANTE: MARCO BERTOLI (VARESINA)

L’attaccante dai gol impossibili, in grado di realizzare prodezze soltanto pensabili per ogni altro avversario, capocannoniere del girone insieme a Francesco Gobbi dell’Ospitaletto, anche lui protagonista indiscusso di questa top 11. Se si prova a cercare il suo nome sul dizionario, la Treccani darà come sinonimo la parola «sentenza»: sa come reggere la pressione delle partite importanti per poi condannare alla sconfitta le dirette concorrenti. Marco Bertoli rende possibile l’impossibile e la Serie C sempre a portata di mano.

ATTACCANTE: FRANCESCO GOBBI (OSPITALETTO)

Come Re Mida rendeva oro tutto ciò che toccava, Francesco Gobbi trasforma in gol ogni pallone che devia verso la porta. Di destro, di sinistro, di testa: per lui l’importante è che il pallone varchi la linea di porta. Quell’ormai lontano giorno di giugno in cui Sandro e Paolo Musso lo convinsero ad accettare la corte rossoblù ben pochi si aspettavano un exploit del genere, anche grazie all’intesa con Messaggi con cui forma un duo in fase offensiva che è stato l’incubo di quasi tutti i difensori avversari. Francesco Gobbi però non significa soltanto gol ma anche assist: ben 3 sono i passaggi vincenti per l’ex Milan, che ora punta a condurre il suo Ospitaletto al professionismo.

I MIGLIORI DEL GIRONE B: LA FORMAZIONE