«Alziamo la voce, speranza non è quieto vivere». Oltre trentamila fedeli in Vaticano

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Auto in fiamme vicino al Vaticano, incendio spento

Incendio a via Cola di Renzo, a Roma, vicino al Vaticano.

Ci sono un’auto ed un cassonetto della spazzatura in fiamme. Non si sanno le cause. Vigili del Fuoco sono intervenute ed hanno spento l’incendio.

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Il Papa apre la Porta Santa, dolore per le guerre

E’ ufficialmente cominciato il Giubileo. Papa Francesco questa sera ha aperto la Porta Santa della basilica di San Pietro dando ufficialmente il via a questo anno dedicato alla speranza. Il Pontefice ha varcato il simbolo del perdono sulla sedia a rotelle. Alla cerimonia era presente anche la premier Giorgia Meloni, con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Tra i fedeli in basilica anche John Elkann e la moglie Lavinia Borromeo. Lo sguardo di Francesco è per le terre martoriate dalla guerra, per i Paesi poveri gravati da debiti ingiusti, per una terra consumata e distrutta dall’incuria. E allora la speranza cristiana non è attendere che accada qualcosa. La speranza «non tollera l’indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità; non ammette la falsa prudenza di chi non si sbilancia per paura di compromettersi e il calcolo di chi pensa solo a sé stesso; è incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri», ha detto il Papa nell’omelia della messa di Natale, iniziata subito dopo l’apertura della Porta Santa, aggiungendo che la speranza cristiana «esige da noi l’audacia di anticipare oggi questa promessa, attraverso la nostra responsabilità e la nostra compassione». La speranza non è quindi «attendere passivamente» ma, al contrario, «sdegnarci per le cose che non vanno e avere il coraggio di cambiarle». Poi il Pontefice torna a fare sentire il suo dolore per le guerre: «Ce ne sono tante di desolazioni in questo mondo, pensiamo alle guerre, ai bambini mitragliati, alle bombe sulle scuole e sugli ospedali». E allora bisogna lasciarsi «inquietare dal sogno di Dio, il sogno di un mondo nuovo, dove regnano la pace e la giustizia». «Con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio a un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. Questa è la notte in cui la porta della speranza – ha concluso il Papa – si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te!”.

Il Papa: “Tante desolazioni, pensiamo ai bimbi mitragliati”

«Ce ne sono tante di desolazioni in questo mondo, pensiamo alle guerre, ai bambini mitragliati, alle bombe sulle scuole e sugli ospedali». Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa di Natale.

Il Papa: “Siamo chiamati a sdegnarci per ciò che non va”

«La speranza cristiana non è un lieto fine da attendere passivamente: è la promessa del Signore da accogliere qui e ora, in questa terra che soffre e che geme. Essa ci chiede perciò di non indugiare, di non trascinarci nelle abitudini, di non sostare nelle mediocrità e nella pigrizia; ci chiede, direbbe Sant’Agostino, di sdegnarci per le cose che non vanno e avere il coraggio di cambiarle». Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa di Natale nella basilica di San Pietro.

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Il Papa: “Alziamo la voce, la speranza non è quieto vivere”

La speranza, tema del Giubileo 2025, «non tollera l’indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità”, «non ammette la falsa prudenza di chi non si sbilancia per paura di compromettersi e il calcolo di chi pensa solo a sé stesso; è incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri». Lo ha detto il Papa nell’omelia aggiungendo che la speranza cristiana «esige da noi l’audacia di anticipare oggi questa promessa, attraverso la nostra responsabilità e la nostra compassione».

Papa Framncesco: “La porta della speranza si è spalancata sul mondo”

«Con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio a un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te. C’è speranza per ognuno di noi». Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa della Notte di Natale. Ma per accogliere questo messaggio, «per ritrovare la speranza perduta, rinnovarla dentro di noi, seminarla nelle desolazioni del nostro tempo e del nostro mondo», occorre muoversi «senza indugio». «Non indugiare, non rallentare il passo, ma lasciarsi attirare dalla bella notizia», ha sottolineato Papa Francesco.

Giubileo: oltre trentamila fedeli in Vaticano

 Sono seimila i fedeli presenti nella basilica di San Pietro per la messa di Natale, celebrata dal Papa, primo evento del Giubileo dopo l’apertura della Porta Santa. In Piazza San Pietro – riferiscono fonti vaticane – ci sono invece circa 25mila fedeli che seguono la celebrazione attraverso i maxischermi.

Il Papa apre la Porta Santa, al via il Giubileo

Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della basilica di San Pietro. Comincia il Giubileo 2025 dedicato al tema della «speranza». Prima del gesto dell’apertura della Porta Santa il Papa aveva recitato una preghiera dicendo: «pellegrini nel mondo e testimoni di pace», «entriamo nel tempo della misericordia e del perdono, perché a ogni uomo e a ogni donna sia dischiusa la via della speranza che non delude». Il Papa è arrivato alla porta sulla sedia a rotelle. 

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Giubileo, a San Pietro presente anche Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni è nell’Atrio della basilica di San Pietro per presenziare all’apertura della Porta Santa, da parte di Papa Francesco, che darà inizio al Giubileo.

Il Papa arrivato nell’atrio della basilica

Papa Francesco è arrivato nell’atrio della basilica di San Pietro dove si svolgerà la liturgia per l’apertura della Porta Santa che darà inizio al Giubileo

La Porta Santa sarà attraversata da fedeli di 54 Paesi

La Porta Santa della Basilica di San Pietro sarà attraversata da fedeli di 54 Paesi dai cinque continenti dopo il Papa. Ci saranno fedeli anche da Cina e dall’Iran. Nella Basilica di San Pietro sono arrivate delegazioni da tutto il mondo.

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In centinaia in fila per apertura Porta Santa

«Sono una pellegrina romana». È uscita dalla sua casa a Centocelle per arrivare a San Pietro, dove ora è in fila, insieme ad altre centinaia di persone, per passare i controlli sotto il colonnato e assistere all’apertura della Porta Santa, inizio ufficiale del Giubileo. «Sono uscita alle 16 – racconta – ho parcheggiato a Trionfale e poi fino a qui. Non me la voglio perdere». Non solo da Roma. Arrivano dalla Francia, dall’Iraq, e un gruppo di una ventina di persone, con berretto di Babbo Natale per non perdersi, dal Venezuela.

 

Sette ambientalisti bloccati con striscione ai varchi di San Pietro

Sono stati intercettati nel corso dei controlli di filtraggio messi in campo dai poliziotti della questura di Roma per l’apertura del Giubileo sette attivisti verosimilmente riconducibili al movimento ambientalista Debt for climate. Sono tre donne e quattro uomini, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, quattro di nazionalità tedesca, uno di origine americana e un belga. I sette sono stati fermati dagli agenti della Polizia ai varchi di filtraggio all’altezza di Porta Angelica con uno striscione gonfiabile con su scritto “Jubilee = debt cancellation” e sull’altro “Jubilee = land back”, chiaramente ispirati al tema ambientalista. Due del gruppo sono già noti per attivismo nelle galassia dei movimenti ambientalisti.

Il Papa sarà il primo pellegrino

Il Papa sta per aprire il Giubileo dedicato alla speranza. Il Pontefice, intorno alle 19, nella Basilica di San Pietro, aprirà la porta più importante del Giubileo cristiano e sarà il primo pellegrino a varcarla. Nel primo pomeriggio, sui social, in un messaggio dedicato all’Anno Santo. 

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Giubileo: membri altre comunioni cristiane varcheranno Porta Santa a S. Pietro dopo il Papa

Alla celebrazione del Papa stasera saranno presenti nella Basilica di San Pietro ospiti di alcune delle altre Chiese e Comunioni cristiane presenti a Roma. “Alcuni di questi ospiti ecumenici- informa il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani – sono stati invitati ad essere tra coloro che attraverseranno la soglia della Porta Santa dopo il Santo Padre. Questo invito è un gesto di ospitalità, che invita a condividere la gioia della Chiesa cattolica all’apertura del Giubileo”. “Non deve essere interpretato come un tentativo di associarli ad elementi del Giubileo, come l’indulgenza giubilare, che non sono in linea con le prassi delle loro rispettive comunità. Piuttosto, – osserva il dicastero – il loro passaggio attraverso la Porta Santa è un segno visibile della fede che tutti i cristiani condividono in Gesù Cristo, il Verbo fatto carne – la fede che professiamo nel Credo Niceno – e della nostra comune fede che lo stesso Gesù è la Porta attraverso la quale entriamo alla vita. Sottolineare in questo modo ciò che è condiviso da tutti i cristiani, piuttosto che le cose che li dividono, è una risposta alla chiamata giubilare a essere pellegrini della speranza che non delude, manifestando la nostra comunione reale anche se incompleta”.

Il Papa, con la Porta Santa entriamo nella vita nuova

 «La Porta Santa che si apre, nella notte di Natale, è l’invito a compiere un passaggio, una pasqua di rinnovamento, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo. #Giubileo2025». Lo scrive il Papa su X.

 





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