Horowitz respinge le critiche a Sykes: “Ha leadership”. Ma contro Napoli il play non ci sarà

VARESE – “Le critiche a Sykes? Keyfer ha leadership, si è integrato benissimo nella squadra e siamo sicuri che ci aiuterà ad uscire da questa situazione”. Non ha dubbi Maksim Horowitz, General Manager of Basketball Strategy di Pallacanestro Varese. Ma contro Napoli il play di Chicago non ci sarà. Per lui “una lesione muscolare interessante il bicipite femorale della gamba sinistra” con tempi di recupero che rischiano di essere lunghi. E anche Justin Gray è in dubbio per problemi muscolari.

Horowitz, dopo Reggio Emilia è più dispiaciuto o preoccupato?

Entrambe le cose. Non abbiamo giocato la partita che immaginavamo. Reggio Emilia è forte, si sapeva, ma non ha funzionato nulla di quello che avevamo preparato in settimana. Noi pensiamo di poter essere competitivi contro tutti, basta vedere le vittorie contro Bologna e Milano. Al PalaBigi non lo abbiamo dimostrato.

12 giornate, solo 3 vittorie e 9 sconfitte. Un bilancio deludente

Sicuramente non è positivo e nessuno di noi è contento dei risultati. Aggiungo. Non solo dei risultati, ma soprattutto di come perdiamo le partite in trasferta. La parola giusta è consistenza. Fuori casa manchiamo di consistenza. Perché? Non è una risposta facile da dare. Dobbiamo costruire più momenti favorevoli all’interno delle partite.

Appunto. 6 trasferte, 6 sconfitte. Possiamo parlare di mancanza di personalità?

Non sono d’accordo. La questione è piuttosto un’altra. Durante le partite ci sono momenti nei quali dobbiamo spingere secondo le nostre caratteristiche. Seguendo questo flusso a Reggio siamo anche riusciti ad andare sul +1. Nella prima parte del terzo periodo, quando “si è scatenata la guerra”, abbiamo smesso di seguire il nostro stile di gioco e abbiamo preso il break.

9 sconfitte in stagione. 6 di queste (Brescia, Tortona, Trento, Scafati, Cremona, Reggio Emilia) tutte quasi identiche. Un black out nel secondo tempo che ha compromesso il match. Perché?

In quelle partite i nostri avversari hanno dimostrato di avere la testa giusta per vincere. Molto più di noi. Tyus e Sykes sono arrivati per questo, per aiutare la squadra a capire la situazione. A volte ha funzionato e a volte no. Ma oltre a loro devono essere gli altri giocatori a crescere. Purtroppo ad ogni partita facciamo un passo avanti e uno indietro.

La società sta pensando al mercato?

Tutte le opzioni sono sul tavolo. Sul mercato stiamo guardando ad ogni possibile soluzione.

In quale ruolo?

Non ci stiamo focalizzando su un ruolo specifico. Cerchiamo il talento giusto e l’opportunità giusta. Se la troveremo Varese sarà pronta a coglierla.

Questa è un’altra stagione di sofferenza. Arriverà il click per svoltarla?

Pensiamo che nelle prossime 4 partite potremo dimostrare quello che valiamo, seguendo le nostre caratteristiche e la personalità della squadra.

I tifosi sono preoccupati. Dall’obiettivo playoff ad un’altra lotta per la salvezza. Cosa non ha funzionato?

Sono successe tante cose. Infortuni, cambi nel roster, nuovi giocatori da integrare. Non è una scusa. Non vogliamo scuse. Stiamo lavorando duramente, tutti insieme, per migliorare una situazione che neanche noi ci aspettavamo. Abbiamo avuto buoni momenti e momenti pessimi. Il nostro obiettivo è quello di migliorarci giorno per giorno. Poi tireremo le somme.

Quale percentuale ha Varese di salvarsi?

Siamo abituati a guardare partita dopo partita.

Era lecito aspettarsi più personalità e più continuità da parte di Sykes? Il sostituto di Mannion che segna 4 punti in 2 trasferte…

Keifer si è integrato benissimo con la squadra. Contro Milano ha giocato una partita consistente, a Cremona e a Reggio no. Si è perfettamente calato nel ruolo che gli chiedevamo e in allenamento sta dimostrando tutta la sua leadership. Voglio però ricordare che abbiamo vinto contro Bologna e Milano anche grazie a Matteo Librizzi, che è diventato un ottimo giocatore.

Stile di gioco che però oramai è conosciuto in LBA. Demis Cavina ha costretto Varese a camminare e questo è il game plan di tutte le altre squadre

Si, il nostro stile di gioco è oramai conosciuto dagli avversari. Ne siamo consapevoli, ne abbiamo parlato e lavoriamo per trovare gli adattamenti e i cambi pur mantenendo la nostra identità. Tutto quello che proviamo in settimana deve però poi essere eseguito in partita.

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Maksim Horowitz Pallacanestro Varese – MALPENSA24