ROVIGO – Sono stati definiti degli agitatori di piazza dal sindaco di Rovigo Valeria Cittadin (LEGGI ARTICOLO) dopo l’ultimo consiglio comunale, ma dalla Civica per Rovigo e dal Forum dei Citttadini non ci stanno ed essere addidati come approfittatori di una questione ambientale per consolidare il proprio consenso.
“Con un maxi-emendamento al bilancio, presentato all’ultimo minuto, senza dare la possibilità ai consiglieri comunali di presentare emendamenti, spacciato falsamente come banale “aggiustamento tecnico”, la sindaca di Rovigo Valeria Cittadin ha annunciato alla città di aver accolto a braccia aperte l’insediamento di una centrale a biogas tra Sarzano e Mardimago” dichiarano in conferenza stampa la vicepresidente della Civica Giulia Rossi con Roberto Tovo e Roberto Brini.
“Dopo questo blitz, attuato in spregio a qualsiasi correttezza istituzionale, nella discussione che è seguita, la sindaca con voce dolente accusa i soliti “rompiscatole” di avere due pesi e due misure, come se fosse lei, la vittima. Perché riteniamo opportuna la centrale biogas di Ecoambiente e questa no? Proviamo a spiegarlo ancora una volta, con altre parole, come si fa con lo studente che stenta a capire.
La funzione della centrale biogas di Ecoambiente è quella di completare il trattamento della frazione umida dei rifiuti del Polesine svolgendo un doveroso servizio per la comunità. La funzione della centrale proposta dal privato, la ditta Apis Ro 1, è quella di far fare soldi a dei soggetti privati. Per carità, impiantare un’attività per fare profitto è assolutamente lecito, ma questa attività deve lasciare anche qualcosa al territorio, mentre, in questo caso, a fronte di forse quattro o cinque posti di lavoro, provocherà un aumento importante del traffico pesante con relativo inquinamento, emissione di cattivi odori, svalutazione dei terreni e immobili circostanti, diverse decine di tonnellate/anno di digestato (il residuo del del processo di gassificazione), che verranno riversati nei terreni limitrofi e sul contenuto di questo scarto non potremo avere molte garanzie, perché di sicuro i privati non saranno così schizzinosi nel selezionare il materiale da immettere nella centrale.
Il gioco vale la candela? E’ questo lo sviluppo che vogliamo per il nostro territorio?
Non vorremmo essere facili profeti nel prevedere che, accogliendo a braccia aperte (sì, è proprio questo che è stato fatto!) un impianto che altre comunità rifiutano con veemenza, non potrà che portare altre richieste di insediamento di impianti simili nel nostro territorio” affermano Tovo e Rossi.
“La signora sindaca non si può trincerare dietro la scusa che “la valutazione di impatto ambientale è a carico della Regione”, se solo volesse, l’amministrazione ha altri mezzi per ostacolare e impedire insediamenti sgraditi. L’accordo già stipulato con il privato proponente prevede che la ditta metta 600mila euro per la messa in sicurezza dei primi 20 metri via Calatafimi e del ponticello, altrimenti non potrebbero neppure passare i mezzi pesanti.
La manutenzione futura, invece, e i futuri danni, saranno a carico del Comune con soldi dei cittadini.
In pratica, meno di un piatto di lenticchie, e questo non rende certo un servizio alla città e non la renderà certo più “attrattiva”.
Infine vogliamo rassicurare la sindaca che non stiamo usando l’ambiente per fare opposizione, se anche lei avesse a cuore il benessere dei cittadini e fosse attenta ai temi ambientali, saremmo solo contenti di trovarci dalla stessa parte” commentano i civici in condivisione con il Forum dei cittadini.
Il commento del presidente della Civica per Rovigo ed ex sindaco, Edoardo Gaffeo, è ancora più diretto: “la sindaca decide di avvantaggiare un privato per costruire una centrale a biogas da 80mila tonnellate all’anno, in un’area che può essere raggiunta dai bilici che trasportano quel materiale (organico) solo attraverso una strada arginale attualmente chiusa al traffico pesante perché considerata dai suoi stessi uffici come non sicura.
Piuttosto che favorire la costruzione di una centrale a biogas da 40mila tonnellate (la metà più piccola) da parte di Ecoambiente, società interamente pubblica di cui il Comune di Rovigo detiene il 51% del capitale, che ha già ottenuto 10 milioni di euro di fondi Pnrr proprio per costruire quella centrale, che dovrebbe sorgere in un’area servita da una nuova bretella costruita con soldi pubblici anche della Regione, la cui produzione di biogas dovrebbe servire ad alimentare la flotta di camion con cui Ecoambiente raccoglie i rifiuti in tutta la Provincia di Rovigo, e che alimenterebbe interamente la centrale con l’umido conferito bi-settimanalmente da tutti noi, senza che sia necessario far arrivare un solo camion da fuori provincia, Valeria Cittadin si risente della critica e non sopporta chi “osa” farglielo notare.
Male, molto male, signora prima cittadina del capoluogo” conclude Gaffeo.
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