ROMA – Affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro con un cambio di passo decisivo attraverso misure di applicazione immediata e attività mirate per settori specifici di intervento in modo da ottimizzare tutte le iniziative utili al contrasto di infortuni e malattie professionali. È la finalità del Piano integrato per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che decorre dal 1° gennaio 2025 sino al 31 dicembre. Approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 17 dicembre scorso, il Piano è declinato secondo obiettivi, linee di indirizzo e aree strategiche di intervento, con un monitoraggio delle attività e contestuale verifica dei risultati, e potrà essere revisionato e aggiornato in caso di esigenze sopraggiunte.
Sicurezza come “cultura” da diffondere. Come ricordato in premessa, “la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro risulta un valore etico comune non negoziabile, un investimento imprescindibile da strutturarsi sulla convinzione che un luogo di lavoro sano e sicuro non solo salva vite umane e protegge i lavoratori da infortuni sul lavoro e malattie professionali, ma può anche abbassare i costi connessi al verificarsi di eventi simili, ridurre assenteismo e turnover, aumentare produttività e qualità lavorativa”. Per raggiungere questo scopo, spiega ancora il piano, “occorre adottare un approccio differente, che prevede il superamento dell’idea secondo la quale la tutela della sicurezza rappresenti solamente una mera attività di adempimento giuridico”, puntando invece su azioni e programmi di sviluppo di una “cultura” della sicurezza valida in tutti i luoghi di vita, studio e lavoro tramite iniziative di responsabilizzazione e promozione della prevenzione.
Obiettivi e sinergie con Inail e Inl, coinvolgimento dell’Inps. Gli obiettivi del Piano sono riassunti in quattro punti: sensibilizzazione e formazione di giovani e lavoratori; sostegno alle imprese; rafforzamento delle tutele in ambito lavorativo; attuazione di controlli mirati e coordinati. Da qui, nel quadro di una sinergia attiva con il Ministero e nel pieno rispetto di ruoli, compiti, funzioni e competenze istituzionali, il coinvolgimento operativo dell’Inail e dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), di cui il Piano ripercorre sinteticamente la collaborazione e le iniziative già in essere, come ad esempio l’accordo sottoscritto nel 2022 per l’interscambio delle banche dati e dei flussi informativi di vigilanza. Per quanto attiene alle campagne informative, è prevista anche la partecipazione dell’Inps.
Le azioni e i progetti dell’Inail. Riguardo specificamente agli interventi operativi di prevenzione realizzati dall’Istituto, il documento del Ministero richiama il Piano triennale Inail 2025-2027, l’avviso pubblico di finanziamento per progetti di formazione e informazione indirizzato alle figure coinvolte nei servizi di prevenzione e di protezione, il rating Sicurezza e Prevenzione, gli interventi di sostegno alle imprese attraverso il bando Isi e la riduzione dei premi assicurativi.
Informazione e comunicazione. Ampio spazio viene dato alle campagne informative e alle iniziative di comunicazione, a cui lavorerà un tavolo di lavoro coordinato dal Dipartimento per l’innovazione del Ministero con gli apporti di altri soggetti e dicasteri competenti per materia. Il piano di comunicazione prevederà diffusione di messaggi su mezzi tradizionali e social, tutorial e contenuti audio/video, incontri sul territorio e partecipazione a fiere e manifestazioni tematiche, mostre interattive con progetti di realtà aumentata, l’indizione di una Conferenza nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Eventi specifici saranno rivolti ai giovani, agli insegnanti e agli studenti, anche nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), mutuando esperienze e buone pratiche già attivate con successo, che l’Inail riepiloga annualmente nel Dossier scuola realizzato per la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole (22 novembre).
Nel 2025 una campagna straordinaria di vigilanza. Riguardo alle attività di vigilanza, svolte dall’Inl su base regionale, il Piano annuncia l’avvio nel 2025 di una campagna straordinaria, denominata Operazione Stop (Sicurezza di tutti gli operatori). La campagna prevede 2.500 ispezioni mirate in settori produttivi ad alto rischio infortunistico come l’edilizia, l’agricoltura, gli impianti di depurazione e di trattamento delle acque reflue, le reti fognarie e gli impianti di biogas, con controlli legali e accertamenti sulla valutazione corretta dei rischi.
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