la traversa nega il pari a Kaba

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Furto al Via del Mare in piena regola. Il Lecce è stato eroico in 10 contro 11. Ci ha pensato Manganiello a sistemare le cose per la Lazio con un angolo inventato e decisioni a senso unico. Il Lecce ha giocato in 10 contro 15.

 

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Finché c’è stata partita il Lecce ci è stato dentro. Grazie a Falcone, ma anche per merito di principi di gioco ben interpretati dai ragazzi in campo. In particolare, a sinistra Dorgu e Morente hanno creato delle insidie e se quel tiro al volo dello spagnolo fosse stato più angolato, il Lecce sarebbe passato persino in vantaggio, lungo un primo tempo dove ha sofferto, ma ha anche giocato. L’espulsione di Guilbert ha complicato tutto e anche in previsione della gara col Como, il Lecce si dovrà organizzare a destra, dove ha giocato per un po’ Pierotti, chiaramente adattato e poi Dorgu.
A inizio di ripresa è stato sempre Morente a rendere diverso un match che sembrava già segnato in inferiorità numerica. Purtroppo però ci ha pensato l’arbitro, con un angolo inventato, a consegnare il match alla Lazio, sebbene il Lecce abbia avuto le sue chance. Comunque la strada è tracciata e questi ragazzi meritano solo applausi, come quando al 94′ la traversa ha negato il pari ai giallorossi.

Squadra che vince non si cambia. Così Giampaolo, come contro il Monza, proponeva Dorgu terzino a sinistra, a centrocampo il trio Berisha, Coulibaly, e Rafia, mentre in avanti agivano Krstovic, Pierotti e Morente. La Lazio di Baroni, dopo la disfatta contro l’Inter, cercava il pronto riscatto e riusciva a recuperare in extremis Romagnoli e Gila in difesa, mentre in avanti l’uomo di punta era Castellanos supportato da Dia, Zaccagni e Lazzari.
I giallorossi, nelle intenzioni del tecnico, dovevano cercare la, gestione della palla, evitando di essere schiacciati dalla Lazio che era frenetica nelle aggressioni e feroce nelle ripartenze. La velocità di Tavares, gli inserimenti di Zaccagni e le geometrie di Rovella, ritrovato play, potevano produrre numerose insidie. La gara inizia secondo i piani giallorossi, che sono pimpanti e aggressivi. Dorgu a sinistra si sgancia con continuità e dialoga bene con Morente.
Il primo tiro è però della squadra di Baroni, ma Falcone è attento nel respingere. Tavares si rende pericoloso a sinistra dove Guilbert ha bisogno del costante aiuto di Pierotti.
Al 10 il Lecce riparte forte a destra con Pierotti e Guilbert e conquista il primo corner. Al 13′ Berisha lancia Pierotti, il cui tiro viene respinto in angolo. Sugli sviluppi del corner, Morente tira un volo, ma Provedel respinge. Berisha è meno pulito del solito, ma svolge maggiori compiti difensivi.
Al 25′ la Lazio sfiora il vantaggio su una bella incursione di Castellanos, ma i giallorossi salvano in qualche modo una situazione complicata, con salvataggio di Jean su Lazzari. Al 28′ Isaksen sfiora il gol in contropiede, nato da un errore di Krstovic, ma Falcone è prodigioso. I giallorossi sono attivi e spendono molte energie. La prduzione di gioco è superiore alla Lazio, ma le trame offensive non giungono a conclusioni pericolose. Certamente, però, il Lecce fa tanto possesso e ciò sembrava impossibile ai tempi di Gotti, che aveva fatto apparire scarsi questi ragazzi. Al 42′ è ancora Falcone a dir di no, con un bel tuffo, su cui però si infortuna leggermente, richiedendo l’intervento dello staff medico. Il Lecce ha una bella ripartenza al 44′, ma Pierotti sbaglia il passaggio decisivo.
Al 45′ la svolta della gara con Guilbert che per salvare un gol certo si fa espellere per fallo di mano, con conseguente rigore per i laziali. Dal dischetto, Castellanos realizza. Nel secondo tempo, la Lazio ha cercato di chiudere subito la gara.
Ma al 5′ Morente si inventa un gol al volo di rara bellezza e il Lecce pareggia. Giampaolo cambia al 15′ Rafia per Pierret e poi Krstovic per Rebic. Così il Lecce si dispone con un 5-3-1. Dorgu fa il terzino a destra, mentre a sinistra Morente si sacrifica, supportando Jean. Pierret fa il centrale insieme a Baschirotto. Al 18′ il gol laziale è in offside. Un minuto dopo entra Pedro per Dia.
Al 22′ Provedel anticipa di testa Rebic al limite dell’area. Al 30′ in ripartenza è ancora il Lecce a essere pericolosissimo, con Rebic in gran spolvero. Al 33′ Kaba sostituisce Medon Berisha, autore di una sontuosa ripresa. Manganiello di ricorda che i cartellini gialli non si usano a senso unico ed ammonisce il primo laziale al 38′ con Laoundouzi. Al 42′ Marusic trova il gol del raddoppio con una staffilata dal limite che Falcone non riesce a respingere. Al 94′ Kaba prende la traversa, su cross di Rebic e il Lecce perde una gara che avrebbe meritato di pareggiare.

 



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