I grattini aumentano a Lecce, “cittadini salentini vampirizzati”. Duro intervento del Codacons: lavoratori penalizzati e costi ingiusti

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LECCE – Il Condacons interviene con durezza sulla scelta di aumentare i grattini per finanziare i maggiori chilometri che percorreranno i bus urbani: “Cittadini salentini vampirizzati! Il Comune fa come sempre, la scelta più semplice e pragmatica: come regalo di Natale, preleva ancora più soldi dagli automobilisti”. La protesta cresce perché in tempo di crisi tanti lavoratori costretti a usare l’auto non accettano l’ennesima batosta per le loro tasche: quest’anno tutte le tasse sono state adeguate all’inflazione, politici e dirigenti hanno adeguato le indennità, ma gli stipendi restano bloccati! Non sono state perdonate all’amministrazione Poli le “promesse elettorali tradite”. “Da 5000 nuovi stalli in più che non ci sono, all’aumento del grottino, che ci sarà!” – scrive l’avvocato Cristian Marchello, responsabile Codacons Lecce. 

“In un periodo in cui si fa un gran parlare del depauperamento della classe media che vede sempre più ridurre il proprio potere di acquisto, con retribuzioni da fame e risparmi sempre più erosi, la ricetta proposta dalla classe politica leccese per risolvere i problemi è sempre la stessa: mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Anche le giustificazioni sono sempre le stesse: se per gli autovelox è quella di garantire la sicurezza, per i ticket del parcheggio è quella di risolvere il problema del traffico.

Dinanzi ad annunci sensazionalistici fatti a puro scopo elettorale, ordinanze che non risolvono ma aggravano i problemi della circolazione, eliminazione di parcheggi in favore di trenini turistici, creazione di parcheggi a doppia striscia gialla e blu (perché raschiare il fondo del barile fa sempre comodo), fallimenti annunciati di aree di interscambio approntate a caso e senza alcuna programmazione, la soluzione del politico nostrano di oggi è identica a quella di ieri: prelevare i soldi dai cittadini. Accadeva ieri e accade oggi, nonostante le roboanti proteste elettoralistiche di appena qualche mese fa. Al Comune di Lecce invece di intervenire sui flussi, avviare aree di interscambio degne di questo nome, potenziare la cultura della mobilità alternativa, pedonalizzare aree nevralgiche della città hanno deciso di aumentare i ticket di parcheggio, ben consapevoli che questa scelta non risolverà nessuno dei nodi che questa Città affronta ogni giorno in materia di traffico.

A pagarne le spese ovviamente saranno soprattutto i lavoratori, gli impiegati, le commesse e tutti coloro che vengono a Lecce per lavorare. Lor signori a quanto pare conoscono benissimo il numero impressionante di lavoratori che il pomeriggio lascia la propria auto dove non si paga, ad esempio a San Lazzaro, e si incammina verso il posto di lavoro, talvolta anche molto distante. Persone costrette a tirare la cinghia e che quindi provano a risparmiare qualcosa almenosul costo del parcheggio. Ebbene, sono esattamente questi i concittadini, i salentini a cui i nostri politici hanno pensato bene di far pagare il prezzo salatissimo delle loro scelte scriteriate.

Ma a pagarne le conseguenze saranno anche coloro che frequentano i negozi e i locali della Città, come anche i residenti e coloro che vengono a Lecce per fare commissioni che, nella totale assenza di servizi, saranno costretti ad utilizzare quote sempre più importanti dei loro stipendi per andare al lavoro o a fare shopping o anche semplicemente a fare una passeggiata in centro. Perché la visione è purtroppo chiara, ossia far pagare il grattino anche nei festivi e poi magari anche di notte e poi magari anche al di fuori del centro cittadino e continueranno a raccontarci per l’ennesima volta che questi soldi servono a potenziare i servizi. Una storiella che ormai conosciamo da almeno venti anni e che non hanno più la credibilità politica, sociale e personale di continuare a raccontare.

Lo abbiamo sempre detto e continueremo a ripeterlo: i cittadini devono avere servizi che gli impediscano di arrivare in auto al centro, devono avere servizi reali e concreti e solo dopo, dopo che si è fatta usa seria programmazione, dopo che questi servizi diventano operativi, potrebbe essere giusto aumentare il costo del parcheggio. Lo ripetiamo da oltre venticinque anni, Lecce, per la sua area vasta, è paragonabile ad una piccola capitale in cui convergono giornalmente migliaia di persone per i motivi più disparati, ma da oltre venticinque anni offre i servizi alla mobilità tipici di un piccolo paese di provincia, con classi politiche miopi che trovano più semplice e pragmatico far pagare i cittadini piuttosto che avere una visione ed una programmazione di lungo respiro. Per questo motivo il Codacons di Lecce vuole lanciare un appello provocatorio a tutti i salentini, a tutti i pugliesi: NON VENITE PIÙ A LECCE SE POTETE!

Premiate invece i Comuni virtuosi, quelli che non infieriscono sui loro stessi concittadini. Abbiamo borghi bellissimi da vedere e visitare in cui fare belle passeggiate e tanto shopping, ma non venite a Lecce perché qui, da un bel po’ di tempo, volano i ‘Vampiri’”. 



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