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Non c’è pace per il Termoli calcio: lo scontro diretto contro la Recanatese, a pari punti in classifica, è una “doccia fredda” che riporta alla dura realtà la compagine giallorossa.
TERMOLI – Mentre è in fase di transizione la ricomposizione del nuovo assetto societario, permangono ancora forti perplessità sulla rosa da schierare in campo, carente in alcuni reparti e falcidiata da infortuni. Pur sferzato da un freddo maestrale, lo stadio Cannarsa accoglie il gradito ritorno della tifoseria giallorossa: la curva Guida gremita di striscioni e bandiere, torna così ad incitare e sostenere la squadra sugli spalti di casa.
Il tecnico Mosconi ha schierato la stessa formazione della scorsa e fortunata trasferta ascolana, inserendo anche i nuovi arrivi ad arricchire la panchina (Traini e Camara) e recupera la disponibilità di Mariani. Mentre risultano ancora infortunati Sicignano, Cannavaro e Tracchia.
La Recanatese, dal canto suo, giunge nella cittadina adriatica con propositi dichiaratamente bellicosi, dopo la scorsa vittoria contro la Civitanovese e una lunga serie di pareggi. Tra le sue fila ci sono calciatori di livello superiore e di assoluta qualità, alcuni in passato hanno anche vestito la casacca giallorossa del Termoli (D’Angelo e Spagna).
Il primo tempo vede un Termoli ben concentrato e con la mentalità delle precedenti partite, chiude spazi e corre molto, anche se non produce azioni pericolose. Al quarto d’ora, da segnalare un tiro a volo di Colarelli, su cross di Galdean dalla destra, dopo gli sviluppi di un corner, il calciatore del Termoli però spedisce alle stelle la sua conclusione.
Sul fronte opposto, dopo cinque minuti, è Spagna della Recanatese a girare a volo, dal limite dell’area, una palla insidiosa, che termina di poco a lato della porta difesa da Palumbo.
Alla mezz’ora arriva l’episodio che potrebbe dare la svolta alla partita: il marchigiano Mordini si invola lungo la fascia sinistra e crossa rasoterra nel centro dell’area: Spagna accorre per colpire a rete, ma interviene Esposito a difesa, nel contrasto restano entrambi a terra. Per l’arbitro Colazzo di Casarano, l’intervento del difensore termolese è falloso e decreta il rigore in favore della Recanatese. Si incarica della battuta proprio l’ex D’Angelo, ma il suo tiro è debole e centrale ed è bravo l’estremo difensore Palumbo a intercettare e bloccare la palla, vanificando un’occasione d’oro per i marchigiani. Si va al riposo senza altri significativi sussulti.
La ripresa parte grossomodo con gli stessi assetti tattici del primo tempo. Mosconi inserisce subito il nuovo arrivato Traini, successivamente anche Camara. Purtroppo, la beffa arriva al decimo minuto: il marchigiano Alfieri, in battuta da calcio d’angolo, spedisce la palla direttamente in porta. Il vento imprime un’insidiosa parabola alla sfera, che sorprende il portiere del Termoli Palombo. Dopo il vantaggio della Recanatese, i padroni di casa si spengono e infruttuosi restano i tentativi di portarsi avanti per recuperare il risultato. Saranno gli ospiti, invece, a rendersi pericolosi a più riprese. Prima con una punizione di Mordini, dopo appena cinque minuti, dai 30 metri e una deviazione in area della difesa del Termoli, rischia di marcare l’autogol.
Successivamente, un corner fotocopia di Alfieri, colpisce direttamente la traversa. Dopo la mezz’ora della ripresa, con il Termoli sbilanciato in avanti, l’attaccante della Recanatese Pepa recupera un pallone da centrocampo e corre in solitaria verso la porta, il tiro ad aggirare il portiere in uscita, s’infrange sull’esterno della rete.
Ci sarebbe però un’occasione di pareggiare i conti per il Termoli, quasi allo scadere del tempo regolamentare, scaturita da uno svarione difensivo che produce un assist per Colarelli, che si ritrova in area “a tu per tu” col portiere marchigiano, ma la conclusione, debole e precipitosa, esce a lato.
Al triplice fischio, la Recanatese si ritrova così trionfatrice sul campo del Termoli e conquista il pesante bottino dei tre punti.
I ragazzi del Termoli di Mosconi hanno lottato e non si sono risparmiati, tuttavia, va detto che per il gioco che hanno espresso e per quanto si è potuto vedere in campo, difficilmente parevano essere in condizioni di aggiudicarsi questa partita. Non si è registrato, infatti, neppure un tiro nello specchio della porta avversaria.
I nuovi innesti probabilmente devono ancora rodare e inserirsi negli schemi della squadra. Tra questi, l’elemento che oggi pare di livello superiore è Zammarchi, ma ancora troppo isolato e probabilmente fuori ruolo. Purtroppo, bisogna fare i conti con una squadra che, se non corre ai ripari con innesti di qualità, in particolare nel reparto offensivo, diventerà difficile recuperare il divario tecnico.
Siamo in piena “zona rossa” dei playout e ci attende un girone di ritorno agguerritissimo, contro squadre di livello, certamente non facili da superare e che non concederanno nulla.
La pausa festiva sarà quantomai utile per organizzare e rimettere a punto la squadra. Il Termoli è tornato finalmente ad allenarsi tra le mura amiche della propria città, questo è un bene, ma adesso occorrono anche i risultati. Come abbiamo già scritto, quanto sin qui fatto dai ragazzi ha del miracoloso, ma non possiamo certo affidarci ai miracoli per salvarci e permanere in serie D.
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