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Nuova Pescara, Confindustria: ecco i vantaggi, è pericoloso stare fermi

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PESCARA. Nuova Pescara sì o no? Per Confindustria Abruzzo Medio Adriatico non ci sono dubbi. Le parole del presidente Silvano Pagliuca sono chiare: massimo sostegno al progetto del Comune unico che nascerà dall’unione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Il numero uno degli industriali regionali parla di un’opportunità storica per il territorio e che servirà per rilanciare lo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale dell’area metropolitana abruzzese.

Sono tante le ragioni illustrate dal presidente Pagliuca per le quali bisogna proseguire con convinzione nel percorso di fusione: si punta a migliorare l’efficienza amministrativa, ad attrarre investimenti e a potenziare la qualità della vita nella regione abruzzese. “Il cambiamento è sempre difficile, ma poi ci si accorge di come sia pericoloso restare fermi. Sulla Nuova Pescara non si può tornare indietro: un passo complesso, ma che ci garantirà un futuro migliore. Finalmente il 2027 è vicino, dopo ben 10 anni di attesa (2014-2024)”. Pagliuca non lascia spazio a dubbi e incertezze. “La nascita della Nuova Pescara al 2027 è un passaggio strategico per il futuro della nostra Regione. L’unione dei tre Comuni (Montesilvano, Spoltore e Pescara) sta creando una realtà amministrativa più efficiente, competitiva e capace di attrarre investimenti. Parliamo di un’area di circa 94 Kmq di superficie e più di 193mila abitanti. Abbiamo un’età media dei cittadini di circa 41 anni. Stiamo parlando, quindi, di un territorio che deve restare attrattivo per i nostri giovani e potrebbe diventare attrattivo anche per altri giovani talenti d’Italia, garantendoci professionalità di cui le nostre aziende hanno un assoluto bisogno. Su tale area si concentrano, inoltre, più di 20mila imprese con un bilancio di area estesa che ammonta a 181milioni di euro. Stiamo a tutti gli effetti diventando una delle città più grandi del centro Italia, migliorando il nostro peso specifico sia a livello nazionale che europeo.”

Sono tanti i vantaggi sottolineati da Pagliuca:dallo snellimento burocratico al miglioramento infrastrutturale. Ecco nel dettaglio le motivazioni: – Efficienza amministrativa e riduzione dei costi: eliminare duplicazioni, migliorando l’organizzazione dei servizi pubblici e ottimizzando le risorse disponibili, riducendo la burocrazia che pesa sulla vita delle imprese e dei cittadini. – Attrattività per investimenti e imprese: avremo più forza per competere sui mercati internazionali e attrarre capitali, grazie anche a una maggiore visibilità e accesso ai finanziamenti europei. – Miglioramento infrastrutturale: potenziare i collegamenti, favorendo una mobilità più sostenibile e migliorando il trasporto pubblico locale. – Qualità della vita e servizi ai cittadini: servizi più moderni ed efficienti, a vantaggio di famiglie, giovani e imprese. La nuova Pescara, inoltre, sarà il vero volano per il rilancio delle aree interne della nostra Regione. Una città grande ha una maggiore capacità attrattiva di nuovi investimenti per l’intero territorio regionale. Pensiamo solo alla trasversalità Tirreno-Adriatico che andrebbe a valorizzare le autostrade A24 e A25 e l’Autoparco di Avezzano, consentendo ai cittadini e alle imprese di arrivare all’Aeroporto di Pescara e ai Porti di Pescara, Ortona e Vasto con grandi opportunità di essere presenti sui mercati internazionali o sulle mete turistiche della costa balcanica. A questo si aggiunge il progetto di adeguamento della linea ferroviaria Roma-Pescara che consentirà di raggiungere i due capoluoghi in un’ora e cinquanta minuti.

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“Nei primi mesi dell’anno sarà presentata la nuova linea alta velocità e alta capacità Bologna-Lecce che diventerebbe una dorsale tecnologica su ferro che comprende anche le regioni Marche e Abruzzo. Immaginate il valore aggiunto che le aree interne potranno registrare solo accorciando i tempi di percorrenza per raggiungere l’alta velocità sulla dorsale adriatica (Nord-Sud)”. Il presidente Pagliuca sottolinea infine l’importanza di continuare a coinvolgere imprese, cittadini e istituzioni in un dialogo costruttivo per valorizzare al massimo le potenzialità della trasformazione in corso.



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