COMITATO SPONTANEO PER LA RINASCITA SORIANESE (VV)
URGENTE A VISTA
Al Presidente della Repubblica
Al Ministro dell’Interno.
Al Dipartimento della funzione pubblica presso la Presidenza del consiglio dei Ministri.
Al Prefetto di Vibo Valentia.
Al Prefetto di Catanzaro
Alla procura regionale della Corte dei Conti.
Alla procura della Repubblica di Vibo Valentia.
Ai carabinieri di Soriano Calabro
Alla Guardia di finanza di Vibo Valentia
All’ANAC
IACCHITE’
ATTO DI DENUNCIA
“La legalità per taluni in Calabria è ormai diventata un bel cappello da indossare solo durante le passerelle istituzionali. Nel periodo di mezzo, invece, è soltanto un leggero e formale mantello copri spalle da utilizzare per dare una parvenza di legalità ad atti illegittimi e comportamenti illeciti”.
Innanzitutto, ci scusiamo per l’anonimato, ma è necessario mantenere riservata l’identità di noi whistleblowers al fine di evitare ritorsioni personali.
Dopo l’eclatante caso di peculato commesso nel Comune di Vazzano (VV), vi raccontiamo un altro caso di mala gestio, ma più grave, che da tempo attanaglia il Comune di Soriano Calabro (VV), Comune di appena 2000 abitanti.
L’odierno protagonista è Francesco Ruberto, funzionario dell’area finanziaria del Comune di Soriano Calabro che, assunto grazie agli “amici” e nominato d’imperio vice segretario comunale dalla compiacente Commissione prefettizia antimafia, è in grado di determinare il buono ed il cattivo tempo dell’Ente grazie alle sue ottime capacità di realizzazione di piani e programmi personali, con l’assenso doloso degli amministratori e del Consiglio comunale.
Le prodezze di questo Ente, nelle mani di questo funzionario al quale hanno attribuito pieni poteri, superano la benché più assurda immaginazione:
• Con delibera 27 del 31-10-2024 è stata rideterminata l’indennità di posizione organizzativa, ma solo per Francesco Ruberto è stata fissata illogicamente al massimo previsto dal contratto collettivo di lavoro, ovviamente con il suo interessato parere positivo in qualità di vice segretario e di responsabile del servizio finanziario sulla delibera di giunta approvativa della relativa pesatura.
• Poi, con delibera 35 dell’8-11-2024, è stato aggiornato, per l’ennesima volta, il piano dei fabbisogni di personale, prevedendo, in aperto contrasto al principio di coerenza con gli atti di programmazione generale dell’Ente e con le norme di legge che di seguito si elencheranno, vari concorsi tra cui
1) un concorso interno per n. 1 dirigente amministrativo contabile;
2) n. 3 istruttori di vigilanza ed 1 istruttore tecnico;
3) n° 1 istruttore direttivo già espletato;
• La delibera in questione è stata dopo pochi giorni ripubblicata, precisamente in data 25-11-2024, cancellando la precedente senza un atto di revoca od annullamento e prevendendo, in aggiunta alle predette assunzioni, anche l’assunzione di un dirigente tecnico part time nel 2026.
• In data 28-11-2024, con delibera 22, viene approvato dal Consiglio comunale il Piano dei fabbisogni di personale come proposto dalla Giunta, con 8 voti favorevoli e 2 astenuti. Nessun contrario.
• Con determina 104 del 5-12-2024, di tutta fretta, per evitare occhi indiscreti e ricorsi, viene pubblicato solo sull’albo pretorio l’avviso “APPROVAZIONE AVVISO DI SELEZIONE INTERNA PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO DI DIRIGENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE A TEMPO INDETERMINATO. AI SENSI DEL VIGENTE REGOLAMENTO PER L’ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI”.
In questa sede verranno rilevate le illegittimità plateali che connotano tali provvedimenti e ricostruiti i profili criminali dei soggetti interessati.
• La previsione di due concorsi per due dirigenti in un Comune polvere:
L’area della Dirigenza dovrebbe essere prevista dallo Statuto e dal regolamento dell’ordinamento degli uffici e dei servizi dell’Ente e le nuove assunzioni dovrebbero essere approvate dal Consiglio comunale nel Documento unico di programmazione e poi dalla Giunta nel piano integrato per l’attività e l’organizzazione. Il Comune di Soriano Calabro non ha rispettato in maniera macroscopica e grave tali normative.
Ma v’è di più. Il fatto che i micro-comuni non abbiano la dirigenza, ma le elevate qualificazioni, è tutt’altro che un’esigenza priva di logica ben conosciuta dal nostro ordinamento giuridico. Sussiste, infatti, per tali Enti un’incompatibilità finanziaria che esclude in radice ogni possibilità di assumere dirigenti. Ai sensi dell’art. 1 comma 557 della L. 296/2006, le pubbliche amministrazioni devono garantire la riduzione della spesa di personale con azioni volte a snellire l’apparato amministrativo burocratico attraverso accorpamento degli uffici e riduzione percentuale delle posizioni dirigenziali negli organici.
Inoltre, ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs 75/2017, l’ammontare complessivo delle risorse da destinare al trattamento accessorio deve rispettare il limite del 2016. L’assunzione di ben due dirigenti, ma anche solo di uno, avrebbe il rovinoso effetto di abrogare in via di fatto le posizioni organizzative già presenti nell’Ente, in quanto, il limite sopra detto non sarebbe certamente capiente per garantirne la co-esistenza, con conseguente danno alla gestione degli uffici e dei servizi fondamentali.
Con specifico riferimento alla delibera 35 dell’8.11.2024, si afferma che: “Preso atto che ai sensi dei conteggi effettuati secondo la nuova disciplina, il parametro di spese di personale su entrate correnti come da ultimo consuntivo approvato risulta essere pari al 35.96%, e che pertanto il Comune si pone nella fascia di rientro obbligatorio secondo la classificazione indicata dal DPCM all’articolo 4, tabella 1”.
Da quanto si motiva, l’Ente si trova nell’ambito di quanto previsto dall’art. 6 del DPCM 17 marzo 2020, e pertanto lo stesso deve adottare un piano di recupero della spesa di personale in eccedenza garantendo un rientro entro il limite massimo del 31,6% rispetto alla media delle entrate correnti degli ultimi tre rendiconti. Il sopracitato art. 6 prosegue: “A decorrere dal 2025, i comuni in cui il rapporto fra spesa del personale e le entrate correnti, secondo le definizioni dell’art. 2, risulta superiore al valore soglia per fascia demografica individuato dalla Tabella 3 del presente comma, applicano un turn over pari al 30 per cento fino al conseguimento del predetto valore soglia”.
Dopo aver affermato ciò, si inizia ad affermare tutto il contrario: “Rilevato pertanto che il Comune di Soriano Calabro dispone di un margine di potenziale maggiore spesa pari a € 165.977,62 fino al raggiungimento del primo valore soglia; Ritenuto pertanto di aggiornare i reclutamenti fabbisogni di personale per il triennio 2024-2026 in considerazione alle mutate esigenze dell’ente; Dato atto che il margine di spesa sopra citato, sulla base delle indicazioni disponibili anche per quanto riguarda le entrate correnti nell’arco del prossimo triennio, consente l’adozione del suddetto programma di reclutamento senza superare il “valore soglia” sopra citato”.
Pertanto, non solo l’Ente non può assumere personale in più rispetto alla pregressa dotazione organica, ma ha l’obbligo di ridurre il turn over al 30%.
Con riferimento alle assunzioni di dirigenti, gli enti locali, ai sensi dell’art. 89 del D.Lgs 267-2000, adottano propri regolamenti, “tenendo conto di quanto demandato alla contrattazione collettiva nazionale, nelle seguenti materie:
d) procedimenti di selezione per l’accesso al lavoro e di avviamento al lavoro;
I regolamenti di cui al comma 1, nella definizione delle procedure per le assunzioni, fanno riferimento ai principi fissati dall’articolo 36 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni.
In mancanza di disciplina regolamentare sull’ordinamento degli uffici e dei servizi o per la parte non disciplinata dalla stessa, si applica la procedura di reclutamento prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487”.
Inoltre, ai sensi dell’art. 88 del TUOEL: “all’ordinamento degli uffici e del personale degli Enti locali … si applicano le disposizioni del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29…”
Ciò vuol dire che i regolamenti degli enti locali possono disciplinare i procedimenti di selezione e di accesso al lavoro, ma solo in conformità alla normativa sul pubblico impiego ex D.Lgs 165-2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Statuto e regolamento del Comune di Soriano Calabro nulla dispongono al riguardo, confermando a fortiori il carattere criminale delle procedure e dei comportamenti assunti da amministratori e funzionari. Con delibera 33 dell’8-11-2024 s’è cercato in questi giorni di aggiornare in modo goffo il regolamento, ma con evidenti scarsi risultati.
Mentre per l’assunzione dei dirigenti dei Ministeri e degli enti pubblici non economici si applica l’art. 28 del D.Lgs 165-2001, in merito alle procedure di assunzione dei dirigenti degli Enti locali si applica la regola sancita dall’art. 35 del sopracitato testo unico, in virtù del quale le assunzioni di personale, salvo ai casi di collocamento mirato e avviamento degli iscritti alle liste di collocamento, avvengono unicamente con procedura concorsuale e i relativi bandi devono garantire una riserva di posti non inferiore al 50 % alle assunzioni dall’esterno. Il principio sul necessario e preventivo accesso dall’esterno nei concorsi pubblici, con riserva non inferiore al 50%, è stato fornito dalla Corte Costituzionale con sentenze 90-2014 e 373 del 2002.
La normativa è chiara: qualora si preveda un solo posto per l’assunzione nella categoria dirigenziale dev’essere unicamente un concorso aperto all’esterno senza la possibilità di riservare posti ai dipendenti interni. Tale interpretazione è confermata dal comma 1 bis dell’art. 28 del d.l. 75-2023. Inoltre, come più volte chiarito dalla funzione pubblica e dall’ARAN, il 50% dei posti riservati all’esterno nella copertura dei posti vacanti deve essere garantito a livello di singolo profilo professionale e non di programmazione complessiva. L’assunzione dall’esterno dev’essere in ogni caso preventiva rispetto all’assunzione dall’interno.
La procedura che si sta seguendo a Soriano Calabro per l’assunzione del dirigente è, in ogni caso, in aperto contrasto con la legge. Difatti, come esplicitato dalla determina piena zeppa d’errori n°105 del 5-12-2024, si sta applicando, e anche male, la procedura prevista dall’art. 52 comma 1 bis del Testo unico del pubblico impiego, secondo cui le progressioni tra le aree possono avvenire facendo salva una riserva di almeno il 50 % delle posizioni disponibili (per singolo profilo professionale) destinata all’accesso dall’esterno.
E’ per questo motivo che, con un’interpretazione grossolana di tale normativa, è stata modificata in modo illegittimo la delibera del fabbisogno di personale precedentemente adottata, con una nuova pubblicazione della stessa in data 25-11-2024 con l’aggiunta di un’assunzione di un dirigente tecnico part time nel 2026. Si tratta ovviamente di una previsione di assunzione fittizia volta a dare una parvenza di rispetto dell’art. 52 comma 1 bis del TU del pubblico impiego, che al primo comma, appunto, esordisce dicendo espressamente di non applicarsi alle procedure assunzionali per dirigenti.
• Assunzione con art. 92 tuoel.
L’art. 92 del testo unico dell’ordinamento degli enti locali non prevede alcuna procedura assunzionale ma consente a chi abbia vinto due concorsi negli enti locali di non essere incompatibile, qualora l’ammontare delle ore lavorative non superino le 36 ore.
Nella pubblica amministrazione si entra per pubblico concorso e non con giochetti e chiamate dirette volte a favorire gli “amici” assunti part time, con procedure discutibili, in altri Comuni. Sono agli atti del Comune di Soriano Calabro varie assunzioni di soggetti provenienti dalle zone del Ruberto con ricorso a tale artifizio.
• Questione appalti.
Inoltre, risultano attribuiti numerosi incarichi ed appalti a soggetti lametini amici del Ruberto al fine di ottenere vantaggi personali.
• Peculato ex art. 314 comma 1 cp.
Francesco Ruberto, da quanto affermato da alcuni cittadini, ha già una retribuzione da dirigente, non in linea con la sua qualifica di Funzionario, la quale perfeziona il reato di peculato ex art. 314 comma 1 cp e il danno erariale. Si chiede alle autorità di verificare i cedolini stipendiali, che lui stesso redige, e di recuperare il denaro pubblico dei nostri concittadini.
• La determina 104 del 5-12-2024 che approva l’avviso per l’attribuzione di un incarico dirigenziale che cela un concorso interno illegittimo e criminale.
E’ evidente che il funzionario amministrativo Natale Varì che approva l’avviso sia a conoscenza del fatto di non star approvando l’indizione di una selezione comparativa per l’attribuzione di un incarico dirigenziale, ma un vero e proprio concorso interno per uno strepitoso ed illegittimo avanzamento di carriera al suo collega Ruberto. Qualora non lo fosse, siamo certamente al cospetto di un asino con patente di guida.
Mentre nella determina si fa riferimento al conferimento di un incarico dirigenziale, nell’avviso pubblico si scrive esplicitamente che: “il Comune di Soriano Calabro intende procedere, ai sensi del vigente Regolamento per l’ordinamento degli Uffici e dei Servizi, alla selezione comparativa non concorsuale, riservata al personale interno, per la copertura di un posto di Dirigente Amministrativo Contabile tramite contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato”. L’intento è presumibilmente quello di sviare il lettore poco attento. Ovviamente, il bando non è stato pubblicato su INPA, come obbligatoriamente previsto dall’art 35 ter del D.lgs 165-2001, ma a malapena sull’albo pretorio, per evitare gli occhi indiscreti del grande pubblico dei concorsisti.
La procedura è evidentemente criminale sia per i motivi sopra visti, sia per le modalità con la quale viene espletata, non rispettosa del D.Lgs 165-2001, sia della normativa sull’equilibrio di genere, sia perché non prevede alcuna prova da sostenere, non prevede alcuna materia d’esame, non prevede una procedura concorsuale ma una mera procedura comparativa (tipica degli incarichi dirigenziali da attribuire ai dirigenti), non prevede il rispetto delle procedure e percentuali per l’accesso dall’esterno previste dall’art. 35 del testo unico, non è stata rispettata la normativa sul conflitto d’interessi, non è stata effettuata la pubblicazione su INPA ex art. 35 ter del TU e chi più ne ha più ne metta.
La fretta nello svolgimento della procedura si nota in tutti gli atti formati sino ad ora, basterebbe infatti guardare alle ultime delibere, ossia a quella di aggiornamento del regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi n. 33 dell’8-11-2024, alla delibera 35 dell’8-11-2024 poi ripubblicata in data 25-11-2024 con l’aggiunta dell’assunzione del dirigente tecnico nel 2026, alla determina 105 del 5-12-2024 e all’avviso di selezione per capire il basso livello culturale e l’alto livello criminale dei soggetti firmatari.
Tuttavia, il lametino Francesco Ruberto pare avere le spalle coperte, è dotato di pieni poteri, non ha nessuno che lo controlli, agisce al di sopra della legge in modo impunito, ci stupiamo, però, delle modalità spregiudicate con la quale attua i sui piani, ossia con un fare sporco e criminale senza pari. In Consiglio comunale non esiste una minoranza che vigili su queste ed altre situazioni assurde. L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio fa il resto.
Pertanto, onde ristabilire la legalità in detto Ente ed evitare un danno certo alla legge, alla casse dell’Ente ed al popolo sorianese
SI DENUNCIA E SI CHIEDE
Alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia d’indagare politici e funzionari per il reato di corruzione in atti d’ufficio, in quanto, si profila l’ipotesi di uno scambio di favori tra la Giunta comunale, il Consiglio comunale e Francesco Ruberto, con volontà di attribuire a quest’ultimo indebiti e illogici benefici volti a consentirgli una carriera semplificata, nonché uno scambio di benefici tra il Ruberto e i vari destinatari lametini di appalti ed incarichi.
Siamo altresì certamente al cospetto del reato di abuso d’ufficio, oramai abrogato. Con riferimento invece alla corresponsione di retribuzioni gonfiate, si chiede d’indagare Francesco Ruberto per peculato ex art. 314 comma 1 del CP. Non da ultimo, si chiede di indagare il funzionario Natale Varì per concorso nei reati sopra menzionati.
Alla Funzione pubblica, alla Prefettura di Vibo Valentia e di Catanzaro ed al Ministero dell’Interno di verificare la legittimità delle sopra esposte procedure tenendo conto degli assist normativi sopra forniti, nonché d’indagare sullo stato di salute dell’Ente rispetto ai principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza. Si chiede altresì di individuare gli atti illegittimi con fine di applicare l’art. 138 e di valutare l’attuazione dell’art. 141 o 143 del testo unico degli enti locali.
Alla Procura della Corte dei Conti di attivare un controllo sull’Ente, palesemente in stato di dissesto non dichiarato, aggravato dalle allegre spese a favore del personale, inclusi incarichi esterni e da retribuzioni gonfiate in modo criminale.
All’ANAC di sanzionare l’Ente per mancata attuazione del Piano per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e per l’assurda e corrotta procedura concorsuale posta in atto.
Ai carabinieri della locale stazione ed alla guardia di finanza di Vibo Valentia per la verifica operativa di quanto denunciato ma di conoscenza notoria nel paese.
Comitato spontaneo per la Rinascita sorianese
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link