Progetto Sagome 547, Lanciata la scuola della Pace

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 È stato presentato questa mattina, presso la sede di So.Crem in via Lanfranconi il progetto “Sagome 547”, che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla condizione dei giovani nel mondo, affrontando temi cruciali come le guerre, la malnutrizione e l’indifferenza di una parte della società.  Nel caso specifico il progetto si concretizza con un’installazione artistica composta da centinaia di sagome alte circa 120 cm, ciascuna rappresentante un giovane colpito dalle problematiche globali.

Alla conferenza stampa, aperta da lvano Malcotti presidente So.Crem Genova, sono intervenuti Marta Brusoni, assessore ai servizi civici del Comune di Genova, e Mario Mascia, assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova, che ha messo in evidenza l’importante sociale dell’attività di Socrem e lanciato la proposta di azioni a favore dei bisognosi, anche nel settore del fine vita. 

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Progetto: Scuola della Pace

Franco Cirio, Presidente Cesvico,Centro per lo Sviluppo della solidarietà e della Cooperazione internazionale. «Siamo onorati di partecipare ad un progetto così importante e ci auguriamo possa valorizzare sempre di più questa meraviglia artistica che è il Cimitero Monumentale di Staglieno. So.Cremancora una volta vuole abbracciare la città con progetti di respiro nazionale» – ha spiegato in conferenza stampa Ivano Malcotti. Poi ha lanciato un nuovo progetto di Scuola della Pace, per il quale proprio ieri sono stati definiti i principi. Presente anche il consigliere regionale Stefano Giordano, che ha ribadito l’impegno per infanzia e minori.

A spiegare il senso e il valore del progetto sono stati Loredana Trestin, Direzione artistica e promotore del progetto, Roberto Ardizzone, Fondatore dei magazine Globe Today’s e Globe Today’s 7Arts, promotore e divulgatore del progetto, Alessandro Giansanti e Mauro Giansanti, con Eleonora Gravina Co-organizzatori del progetto in rappresentanza di Daniele Arzenta (Artista ideatore del progetto). A seguire anche Silvia Filippi, Storica dell’Arte Ambasciatrice progetto Rebirth/Terzo Paradiso Cittadellarte Fondazione Pistoletto Onlus, che è responsabile per l’installazione ”Terzo Paradiso”: all’interno del progetto Sagome 547. A concludere Francesco Saverio Teruzzi, Artivatore e Coordinatore Ambasciatori Rebirth-Terzo Paradiso Cittadellarte, e Marzio Villari ceo di Brainethink.

Questo progetto nasce con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla condizione dei giovani nel mondo, affrontando temi cruciali come le guerre, la malnutrizione e l’indifferenza di una parte della società. Si vuole creare un evento che non solo informi, ma che ispiri azioni concrete verso il cambiamento. Oggi, milioni di giovani in tutto il mondo vivono in condizioni estremamente difficili. La guerra, la malnutrizione e l’esclusione sociale rappresentano sfide quotidiane che compromettono il loro futuro e il loro sviluppo. 

Oggi, secondo dati più recenti, la situazione è ulteriormente peggiorata: quasi 473 milioni di bambini vivono in zone di conflitto, mentre la malnutrizione colpisce circa 148 milioni di bambini, con 45 milioni in condizioni di deperimento grave e quasi 5 milioni di morti ogni anno prima del compimento del quinto anno di età. Questi numeri testimoniano l’aggravarsi di una crisi umanitaria che continua a essere ignorata in molte società, invisibile per chi vive in contesti più favorevoli.

Peraltro, So.Crem attraverso un Protocollo di intesa con il Cesvico, si impegna a promuovere iniziative di solidarietà e cooperazione culturale ed economica attivando rapporti con gli Organismi internazionali delle Nazioni Unite. «Il Cesvico ha l’obiettivo di promuovere la Cooperazione internazionale attivando le Istituzioni internazionali dell’ONU per  un rapporto multilaterale» – puntualizza il presidente di Cesvico Franco Cirio. Per quanto riguarda il riferimento numerico, nasce dall’analisi del Rapporto Unicef secondo il quale ogni giorno nel mondo (nel 2005) morivano 547 bambini al giorno a causa delle guerre e degli attacchi terroristici.  Le cifre molto probabilmente, alla luce degli ultimi tristemente noti eventi, saranno da attualizzare, il dato è fermo a circa 20 anni fa ed è triste dirlo ma si teme che, anche alla luce degli ultimi noti eventi di guerra, il numero sia aumentato.

Il cuore del progetto 

Sarà un’installazione artistica composta da centinaia di sagome alte circa 120 cm, ciascuna rappresentante un giovane colpito dalle problematiche globali. Le sagome saranno disposte in uno spazio aperto nel Cimitero Monumentale di Staglieno, nel Campo dei Bambini, formando un percorso che i visitatori potranno attraversare. Ogni sagoma avrà un’identità propria, simbolizzando la vita, le speranze e i sogni di un giovane la cui esistenza è stata segnata dalla guerra, dalla malnutrizione o dall’indifferenza. Questa installazione vuole evocare il silenzio e l’assenza che circondano queste giovani vite, rendendo visibile ciò che spesso è ignorato.

So.Crem Genova ha accoglie favorevolmente il progetto dell’Associazione ARconTE sia per coerenza con gli obiettivi del suo Statuto, sia per il traguardo a cui tendono, ossia la realizzazione di una vita degna di essere tale. Attraverso l’arte, tra i principali linguaggi a cui si rivolge il progetto, abbiamo tutti la possibilità di parlare alla cittadinanza giovanile, il nostro futuro, affinché si curi e si promuova il suo sviluppo. In tale ottica, il progetto vede tutti quanti protagonisti di azioni di solidarietà, di crescita civile, sociale e democratica.
Gettare, progettualmente, le basi per il benessere psico-fisico dei nostri ragazzi e ragazze significa leggere i bisogni e attivare percorsi legati a competenze effettive e indispensabili per lo Sviluppo e la Cooperazione dei popoli.Le sagome sono “identità proprie” che col proprio personale colore acquisteranno forme espressive, ma anche potranno aprirsi a significati declinati dalla Convenzione dell’Onu attraverso i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E non solo. 

Ogni sagoma presenterà un particolare Organismo Internazionale, che si svelerà ai giovani come nuove possibilità di divenire, per essere soggetti attivi del progresso anche fuori dal loro perimetro spazio-temporale. 

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