“Pesaro punti sul turismo e le amministrazioni pubbliche sostengano il settore con investimenti”

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di Ufficio Stampa 

“Scegliere chi vogliamo essere in ambito turistico e adottare le strategie conseguenti”. 

E’ l’incipit del discorso del presidente di Apa Hotels Marco Filippetti nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione che raggruppa gli albergatori pesaresi.

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“Il modello economico pesarese negli ultimi 20 anni è profondamente mutato – premette Filippetti – Complici le difficoltà attraversate in questi anni da altri settori, si è iniziato a guardare al Turismo come ad una vera e propria industria capace di generare economia, occupazione e ricchezza per la comunità. E’ cambiata in questi anni la percezione e l’attenzione del mondo economico nei confronti del Turismo. Occorre però che di pari passo cambi sia l’impegno delle amministrazioni pubbliche per sostenere ed incentivare l’economia turistica pesarese e dell’entroterra sia il nostro modo di fare turismo”. 

Analisi, pianificazione e programmazione sono le parole chiave per consentire il rilancio del turismo pesarese. 

“Alle amministrazioni pubbliche locali chiediamo prima di tutto una gestione del turismo più ispirata a principi imprenditoriali e meno a logiche politiche – continua Filippetti – Dobbiamo essere consapevoli dei nostri punti di forza, su cui tornerò tra poco e del fatto che esiste un tema legato all’overtourism in Italia. Le principali mete turistiche italiane sono prese d’assalto. Penso a Firenze, Venezia, Napoli e ovviamente Roma che nel 2025, con il Giubileo, si appresta a ricevere circa 35 milioni di turisti. Penso che verranno sempre più apprezzate dai turisti italiani e stranieri quelle mete turistiche più slow, più vivibili, capaci di offrire straordinarie bellezze paesaggistiche a prezzi anche più contenuti. Pesaro deve essere brava a collocarsi in quella rete di realtà turistiche più a ‘misura di visitatore’.

Per il numero uno di Apa occorre prima capire a chi rivolgersi: “il nostro primo obiettivo deve essere quello di identificare e attrarre un profilo di turista alto spendente, che contribuisca allo sviluppo del modello turistico che dobbiamo implementare”, poi occorre riposizionare il marchio turistico della città “allontanarla dagli stereotipi o dall’immagine di destinazione adatta solo per le vacanze estive sulle spiagge” facendo sistema anche con le aree interne del territorio perché “possono garantire la necessaria diversificazione dell’offerta”. 

Una volta individuato il target, insieme agli enti locali, Regione, Provincia e Comune, occorre promuovere e comunicare la destinazione Pesaro nei mercati di riferimento. 

“Rispetto al passato però dobbiamo cambiare il modo di comunicare – conclude Filippetti – Oggi occorre raccontare la destinazione, renderla affascinante, intrigante per quella fetta di mercato turistico che vogliamo intercettare. In una società globale sempre più omologata le persone sono alla ricerca di esperienze uniche e indimenticabili. Noi dobbiamo vendere quelle esperienze che possono vivere solo a Pesaro e non altrove. Ovviamente occorre cambiare anche il modo di fare promozione. Non basta più distribuire brochure alle Fiere. Dobbiamo penetrare il nostro mercato di riferimento utilizzando gli strumenti più adeguati a quel target. Strumenti digitali sicuramente ma a seconda del target individuato i canali possono essere diversi. Occorre dunque dotarsi di una strategia promozionale sulla base di un’analisi del mercato. Se vogliamo puntare sulla qualità dobbiamo infine essere in grado di offrire una programmazione di qualità in termini di eventi ed iniziative. Servono soldi per realizzare eventi significativi capaci di attirare persone in città ma anche idee innovative che con costi limitati possono comunque aumentare la capacità attrattiva della città. E poi occorre sfruttare al massimo l’Auditorium Scavolini grazie a una gestione manageriale che programmi e pianifichi le attività per portare presenze a Pesaro anche in Inverno. E occorre anche programmare i servizi che consentono al turista di raggiungere il nostro territorio. Dobbiamo rilanciare definitivamente l’aeroporto e in tal senso colgo favorevolmente i passi in avanti fatti in questi ultimi anni dal Sanzio. Così come è positivo aver fatto fermare a Pesaro il treno proveniente da Monaco. Ma occorre fare di più dal punto di vista infrastrutturale per rendere più facilmente raggiungibile il nostro territorio. Strade sicuramente ma anche più collegamenti aerei e ferroviari”. 

L’importante, conclude Filippetti, riprendendo l’incipit iniziale è scegliere. 

“Siamo nella fase in cui dobbiamo scegliere cosa fare di Pesaro a livello turistico – conclude – L’amministrazione deve scegliere se rendere questa città turistica oppure no. Ma non deve farlo solo a parole. Deve dare un’impronta manageriale alla gestione pubblica del settore turistico e deve adottare le soluzioni conseguenti a cominciare da un incremento degli investimenti e da un utilizzo strategico delle risorse incassate con la tassa di soggiorno. Bisogna scegliere di credere nelle potenzialità turistiche della nostra città e perseguire quella strada fino in fondo”.

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