La fame di energia dell’AI lancia le startup geotermiche

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Home > News > Geotermico > La fame di energia dell’AI fa crescere le startup geotermiche USA

Le startup geotermiche stanno attirando l’attenzione di grandi aziende tecnologiche come Meta e Google, che cercano soluzioni energetiche sostenibili per i loro data center. Nonostante sfide come alti costi iniziali e lunghi tempi di approvazione, il settore è in crescita negli Stati Uniti, con investimenti stimati a 700 milioni di dollari negli ultimi tre anni. La competitività dei costi e nuovi incentivi legislativi stanno alimentando l’espansione, con il Texas emergente come hub per la geotermia. La tecnologia offre una promettente soluzione per la decarbonizzazione e la stabilità energetica globale.

Geotermia e intelligenza artificiale: una sinergia per il futuro energetico

L’aumento esponenziale della domanda energetica legata ai data center e all’intelligenza artificiale (AI) sta favorendo l’avvio di una nuova fase di forte crescita e affermazione per le startup nel settore dell’energia geotermica.

Giganti della tecnologia come Meta e Google stanno collaborando con queste imprese emergenti per alimentare le loro infrastrutture energetiche con una fonte sostenibile e stabile, che si propone come alternativa ai combustibili fossili e alle fonti rinnovabili intermittenti.

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L’energia dal sottosuolo è la nuova frontiera dell’alimentazione dei data center

Le grandi aziende tecnologiche stanno accelerando l’adozione della geotermia per soddisfare il fabbisogno energetico crescente dei data center, pilastri dello sviluppo dell’AI e di tutta la rete, con significative ricadute sulle startup del settore, secondo un articolo di Mrinalika Roy e Seher Dareen pubblicato dalla Reuters.

Trey Lowe, Chief Technology Officer di Devon Energy, un produttore di gas di scisto e investitore nella startup Fervo Energy, sottolinea come la geotermia possa essere parte di un mix energetico diversificato e necessario per soddisfare la domanda globale.

Rispetto al nucleare, la geotermia è vista come una soluzione più rapida per generare energia priva di emissioni di carbonio, senza i problemi di intermittenza caratteristici di eolico e solare.

Tuttavia, le startup devono affrontare sfide rilevanti, tra cui i costi iniziali elevati per le trivellazioni e i lunghi tempi di approvazione dei progetti. Dal 2020, il settore ha raccolto investimenti limitati, per un totale di circa 700 milioni di dollari, segno che l’entusiasmo iniziale potrebbe aver subito una battuta d’arresto.

Geotermia e il gas naturale

I principali produttori di petrolio e gas, come Chevron, Diamondback Energy ed Exxon Mobil, continuano a puntare sul gas naturale come principale fonte energetica, spesso combinando questa risorsa con tecnologie per la cattura del carbonio (CCS) per ridurre le emissioni.

Cindy Taff, CEO di Sage Geosystems, afferma che molte compagnie petrolifere indipendenti mostrano interesse nella geotermia, sebbene le grandi multinazionali stiano adottando un approccio più prudente.

Sage Geosystems, che sviluppa tecnologie di accumulo energetico e baseload geotermico, ha recentemente chiuso un round di finanziamento da 30 milioni di dollari e prevede di lanciare un nuovo ciclo di investimenti nel 2024.

Analogamente, Gradient Geothermal, una startup del Colorado, sta utilizzando infrastrutture petrolifere esistenti per generare energia geotermica, un approccio che potrebbe ridurre i costi e accelerare i tempi di implementazione.

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Competitività e opportunità di mercato: costo geotermia più basso di gas e nucleare

Secondo Rystad Energy, il costo livellato dell’elettricità (LCOE) per i progetti geotermici convenzionali negli Stati Uniti è competitivo, aggirandosi intorno ai 64 dollari per megawattora (MWh). Questo valore è inferiore a quello del gas a ciclo combinato (77 dollari per MWh) e significativamente più basso rispetto al nucleare (182 dollari per MWh).

Il Texas emerge come il nuovo epicentro della geotermia negli Stati Uniti, grazie all’abbondanza di risorse geotermiche e a un processo di autorizzazione semplificato. Matt Welch, della Texas Geothermal Energy Alliance, evidenzia come lo stato offra un ambiente normativo favorevole che attrae nuove startup. Tra il 2016 e il 2022, ben 10 delle 22 startup geotermiche lanciate negli Stati Uniti hanno scelto il Texas come sede.

Incentivi e interesse bipartisan

Il settore sta beneficiando di un crescente interesse bipartisan. Due proposte di legge, il CLEAN Act e il HEATS Act, recentemente approvate dalla Camera dei Rappresentanti e in attesa del via libera al Senato, potrebbero semplificare ulteriormente l’avvio di progetti geotermici negli Stati Uniti.

Questi incentivi, insieme a un panorama di investimenti più favorevole, stanno stimolando l’interesse di investitori privati e istituzionali.

Bryant Jones, direttore esecutivo dell’associazione di settore Geothermal Rising, sottolinea che oltre 60 nuove startup geotermiche sono nate negli ultimi due anni, dimostrando come il settore stia vivendo una rinascita.

Prospettive future per la geotermia come fonte energetica dell’AI

Nonostante le sfide, la geotermia offre una soluzione promettente per decarbonizzare l’energia e soddisfare le crescenti esigenze dei settori ad alta intensità energetica come l’intelligenza artificiale. Con un miglioramento continuo del panorama degli investimenti e l’introduzione di nuove tecnologie, il settore geotermico potrebbe diventare un elemento chiave del mix energetico globale, contribuendo in modo significativo agli obiettivi di sostenibilità e stabilità energetica.

La combinazione di incentivi governativi, innovazione tecnologica e interesse da parte delle grandi aziende tecnologiche suggerisce che la geotermia è pronta a giocare un ruolo cruciale nella transizione energetica globale.

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Gli imprenditori americani stanno guidando un’ondata di innovazione geotermica che potrebbe colmare un tassello mancante nel puzzle della transizione energetica, insieme ai progressi nell’energia nucleare e ad altre soluzioni a zero emissioni di carbonio. Il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti (DOE) stima che l’energia geotermica negli Stati Uniti potrebbe espandersi di oltre 20 volte rispetto alla sua attuale capacità installata, contribuendo potenzialmente a 90 GW di energia pulita e stabile a livello nazionale entro il 2050.

Sebbene l’energia geotermica abbia una lunga storia e attualmente produca circa 15 GW di energia a livello globale, può essere sfruttata al meglio solo in alcune località del mondo, in cui il calore della Terra raggiunge la superficie. La promettente tecnologia di prossima generazione, che proprio ora si sta dimostrando commercialmente valida, attinge a risorse geotermiche più profonde che nel passato, disponibili in gran parte del pianeta. Un punto di svolta per la crescita dell’energia geotermica.



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