Non esiste un vero e proprio Bonus per il sottotetto, ma la maggior parte dei lavori edili che devi svolgere per rendere un sottotetto abitabile sono generalmente detraibili con queste due detrazioni fiscali: il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus. Entrambi gli incentivi sono in fase di rinnovo per il 2025 con grosse novità in vista. A quanto annunciato dal Governo, dal 2025 le percentuali di detrazione maggiori saranno riservate ai lavori nelle prime case, mentre nelle seconde case le detrazioni e i relativi vantaggi fiscali saranno minori. Ecco quali sono gli incentivi per il recupero del sottotetto e quali sono le principali caratteristiche annunciate.
Bonus ristrutturazione 2025 per il recupero del sottotetto
Il Bonus ristrutturazione è da sempre la detrazione più indicata per i lavori in sottotetti non riscaldati (se, invece, hai già un impianto di riscaldamento funzionante, puoi usufruire dell’Ecobonus).
Il Bonus ristrutturazioni riguarda:
- lavori di manutenzione ordinaria ed anche straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di condomini
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
Sono inoltre agevolabili con questa detrazione anche questi lavori:
- gli interventi sugli immobili danneggiati da calamità naturali
- l’eliminazione delle barriere architettoniche (anche se c’è un Bonus apposito sulle barriere architettoniche con percentuali di detrazione maggiore)
- la prevenzione degli atti illeciti
- la cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico
- la bonifica dall’amianto
- gli interventi anti-infortunio.
Non sono detraibili con il Bonus ristrutturazione tutti gli interventi di manutenzione ordinaria di case singole (ricordiamo che spettano solo per i lavori condominiali), a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione.
Un tipico esempio di manutenzione straordinaria può essere la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso. Puoi accedere al Bonus ristrutturazione anche facendo lavori di risanamento conservativo come l’adeguamento delle altezze dei solai o l’apertura di nuove finestre ad esempio per ottenere la giusta aerazione dei locali richiesta dalle norme regionali per il recupero dei sottotetti (rapporto aeroilluminante).
Per tutti i lavori che prevedono un aumento del risparmio energetico, è obbligatoria la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
La novità 2025 annunciata dal Governo per il Bonus ristrutturazione è la diversa percentuale di detrazione:
- 50% per il lavori nelle prime case con limite massimo di spesa di 96.000 euro (detrazione massima: 48.000 euro)
- 36% per i lavori nelle seconde case, il tetto di spesa resta di 96.000 euro.
La detrazione Irpef verrà, come sempre, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Dal 2025, fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna detrazione, per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto del numero di figli e/o della presenza di figli con disabilità.
Il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus nel 2025 resteranno al 50% solo per i lavori nelle prime case.
Bonus mobili 2025
Se ristrutturi il sottotetto nel 2025 potrai ancora usufruire del vantaggioso Bonus mobili, collegato al Bonus ristrutturazione.
In breve, il Bonus mobili 2025 (invariato rispetto al 2024) prevede una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, ma solo se destinati all’arredo di immobili oggetto di lavori di ristrutturazione. Il tetto di spesa detraibile è di 5.000 euro, verrà spalmato in 10 rate annuali di pari importo.
Ecobonus per ristrutturazione sottotetto 2025
Come anticipato nel paragrafo iniziale, l’Ecobonus è una detrazione fiscale dedicata ai lavori in casa esclusivamente in stanze che hanno già un impianto di riscaldamento funzionante.
Fino al 2024 l’Ecobonus aveva due aliquote di percentuale a seconda del tipo di lavori di efficientamento energetico svolti. Dal 2025 le diverse aliquote saranno invece differenziate per tipo di immobile su cui saranno realizzati gli interventi (prime o seconde case) come per il Bonus ristrutturazioni.
I lavori agevolabili con l’Ecobonus 2025 sono:
- riqualificazione energetica di edifici esistenti
- interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (es. isolamento a cappotto)
- installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
- acquisto e posa in opera di finestre, infissi e schermature solari
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
- acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative.
Come richiesto dalla direttiva UE Case Green, a partire dal 2025 non sarà più possibile beneficiare di incentivi per l’acquisto e l’installazione di caldaie a gas. Saranno ancora ammessi all’incentivo gli impianti di combustione ibridi, ovvero quelli che utilizzeranno una quantità “significativa” di energia rinnovabile.
Per le prime case, l’Ecobonus 2025 avrà un’aliquota unica del 50% mentre per i lavori svolti in tutte le abitazioni diverse dalla prima casa e gli immobili non residenziali, l’Ecobonus 2025 avrà un’aliquota del 36%.
Successivamente, dopo il 2025, l’Ecobonus vedrà decrescere ulteriormente le aliquote della detrazione: nel 2026 e nel 2027, avrà un’aliquota del 36% per gli interventi realizzati nelle prime case, del 30% nelle seconde case.
Verrà applicata anche per l’Ecobonus la novità del tetto di spesa dipendente dal reddito e dalla situazione familiare.
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Detrazioni 2025 e reddito familiare (quoziente familiare)
Approfondiamo un’altra novità del prossimo anno, ci saranno infatti dei tetti di spesa detraibili sia per l’Ecobonus che per il Bonus ristrutturazione che dipenderanno dal reddito e dal quoziente familiare.
Per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, la soglia massima di spesa detraibile diverrà pari a 14.000 euro, scendendo a 8.000 euro per chi guadagna più di 100.000 euro.
Le spese massime detraibili di 14.000 euro e 8.000 euro saranno riservate a famiglie ad alto reddito senza figli, tali soglie verranno aumentante proporzionalmente, moltiplicandole per un coefficiente che terrà conto del numero di figli e della eventuale presenza di figli con disabilità (quoziente familiare).
Tutte queste novità sulle detrazioni fiscali 2025 sono attualmente in fase di discussione e quindi provvisorie, la Legge di Bilancio verrà approvata nella sua versione definitiva a fine dicembre.
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