Multe per eccesso di velocità, limiti, nuove sanzioni e quando fare ricorso

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Il 14 dicembre 2024 è entrata in vigore la l. n. 177 del 25 novembre 2024, di riforma del Codice della Strada. Le multe per eccesso di velocità sono state aumentate, con particolare attenzione alle infrazioni più gravi.

Tra le novità introdotte, una delle modifiche più discusse riguarda la gestione delle violazioni ripetute di eccesso di velocità. Se più infrazioni si verificano nell’arco della stessa ora su un tratto di strada di competenza dello stesso ente (una strada comunale o statale), le sanzioni non vengono sommate. In questi casi, si applica un’unica multa, calcolata in base alla violazione più grave, con un aumento di un terzo sull’importo previsto.

Per i neopatentati (coloro che hanno conseguito la patente B da meno di tre anni), sono previsti limiti di velocità più restrittivi: 90 km/h in autostrada e 70 km/h sulle strade extraurbane principali. In caso di infrazione, la decurtazione dei punti dalla patente è doppia rispetto agli altri conducenti.

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Queste e altre modifiche che analizzeremo, mirano a ridurre gli incidenti stradali e a promuovere una guida più responsabile.

Le sanzioni per eccesso di velocità: importi e costi per il superamento dei limiti

Vediamo nel dettaglio quali sono gli importi e le sanzioni previste per i diversi casi.

Superamento del limite fino a 10 km/h

Questa è la violazione meno grave, ma non priva di conseguenze:

  • importo della multa: da 42 a 173 euro;
  • per i neopatentati: valgono i limiti ridotti (90 km/h in autostrada, 70 km/h sulle extraurbane principali), e le multe sono applicate anche per superamenti minimi.

Superamento del limite tra 10 e 40 km/h

  • Importo della multa: da 173 a 694 euro.
  • Se la violazione avviene in un centro abitato e si ripete almeno due volte nell’arco di un anno, la multa aumenta da 220 a 880 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

Superamento del limite tra 40 e 60 km/h

  • Importo della multa: da 543 a 2.170 euro.
  • Sanzioni accessorie: sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Per i recidivi (chi commette la stessa infrazione entro due anni): sospensione da 8 a 18 mesi. Per i neopatentati: decurtazione di 12 punti.

Superamento del limite oltre 60 km/h

Questa è l’infrazione più grave e comporta le conseguenze più pesanti:

  • importo della multa: da 847 a 3.389 euro;
  • sanzioni accessorie sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Per i recidivi: sospensione fino a 24 mesi e possibilità di revoca della patente. Ritiro immediato della patente in caso di contestazione diretta.

Maggiorazioni per le violazioni notturne

Le sanzioni pecuniarie sono aumentate del 30% se l’infrazione viene commessa tra le 22:00 e le 7:00. Ad esempio, una multa da 173 euro per il superamento di 10-40 km/h arriva a circa 225 euro se l’infrazione avviene di notte.

Per chi guida spesso di notte, rispettare i limiti di velocità è ancora più importante: le forze dell’ordine applicano controlli più frequenti e rigorosi durante queste ore.

Pagamento ridotto e conseguenze accessorie

  • Riduzione del 30%: se la multa viene pagata entro 5 giorni dalla notifica, è possibile usufruire di uno sconto del 30%.
  • Conseguenze sul casellario stradale: le infrazioni gravi possono influire sulla possibilità di rinnovare l’assicurazione auto a tariffe convenienti, poiché vengono registrate e considerate dalle compagnie assicurative.
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Quanti punti si perdono in caso di multa per eccesso di velocità?

Le violazioni del limite di velocità non si limitano alle multe pecuniarie, ma comportano anche la decurtazione di punti dalla patente.

  • Fino a 10 km/h oltre il limite: nessuna decurtazione.
  • Tra 10 e 40 km/h: 3 punti per i conducenti esperti; 6 punti per i neopatentati.
  • Tra 40 e 60 km/h: 6 punti per i conducenti esperti; 12 punti per i neopatentati, con possibile sospensione della patente.
  • Oltre 60 km/h: 10 punti per i conducenti esperti; 20 punti per i neopatentati, con revoca immediata della patente.

Come posso recuperare i punti patente?

È possibile recuperare i punti patente mediante dei corsi di recupero. Si tratta di appositi corsi organizzati presso le autoscuole, in tal modo è possibile recuperare fino a 6 punti (9 punti per i conducenti professionali). In ogni caso, se per 2 anni consecutivi non vengono commesse infrazioni il punteggio viene riportato a 20 punti. Inoltre, sono previsti punti bonus: i conducenti che mantengono una condotta irreprensibile per 2 anni consecutivi senza infrazioni ricevono un bonus di 2 punti (fino a un massimo di 30 punti totali). I conducenti possono controllare il saldo dei punti, online attraverso il Portale dell’Automobilista.

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Perdita totale dei punti patente, cosa succede?

In caso di azzeramento dei punti disponibili, il conducente dovrà sostenere un esame di revisione: un nuovo esame teorico e pratico per riottenere la patente. Occorre sottolineare le conseguenze per i neopatentati, data la loro dotazione iniziale di soli 20 punti, una singola violazione grave può portare rapidamente alla perdita totale dei punti patente.

Dopo quanto tempo arriva la multa a casa?

La notifica della multa deve avvenire entro 90 giorni dalla data dell’infrazione con decorrenza dal giorno successivo a quello dell’accertamento dell’infrazione. La notifica può avvenire mediante raccomanda A/R, attraverso PEC (Posta Elettronica Certificata) o con consegna diretta da parte delle forze dell’ordine. Se la sanzione viene notificata dopo 90 giorni è nulla e quindi il conducente potrà impugnarla nei modi previsti dalla legge.

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Eccezioni

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Tempi di ricezione in caso di tutor o autovelox

Se l’infrazione viene rilevata tramite strumenti elettronici, come tutor o autovelox, i tempi di notifica decorrono dalla data di accertamento dell’infrazione da parte dell’ente accertatore:

Quando si può davvero fare ricorso?

Ecco le principali situazioni:

  • notifica fuori dai termini: se la multa arriva dopo 90 giorni è nulla;
  • errori nel verbale: dati errati sul conducente, sul veicolo o sull’infrazione;
  • segnaletica inadeguata o assente: cartelli mancanti, poco visibili o posizionati male;
  • malfunzionamento degli strumenti di rilevazione: gli strumenti devono essere omologati e revisionati periodicamente;
  • targa clonata o errore di identificazione: è possibile dimostrare che il veicolo in questione non si trovava nel luogo dell’infrazione o che si tratta di un caso di clonazione della targa.
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Quando il ricorso non è consigliabile

Un ricorso infondato rischia di portare a un aggravio di spese. È meglio evitare di contestare la multa se ci sono prove evidenti dell’infrazione (foto scattate da un autovelox), oppure il caso di infrazioni gravi con sospensione patente. Infatti, in questi casi, le possibilità di annullare la multa sono limitate.

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Come presentare il ricorso per una multa?

Ci sono due principali vie per impugnare una multa:

Per entrambi i tipi di ricorso è importante allegare: copia del verbale; documenti d’identità del ricorrente; una memoria scritta che spieghi i motivi del ricorso con le prove.

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