Da oggi cambia tutto per chi guida un’auto. 5 errori da non fare

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Da oggi, sabato 14 dicembre, bisognerà prestare maggiore attenzione quando ci si mette alla guida. Entrano in vigore, infatti, le novità contenute nella riforma del Codice della Strada (legge n. 177 del 2024).

Una riforma che richiede attenzione, in quanto per molti aspetti le attuali regole vengono rese più severe, con un inasprimento anche delle sanzioni generalmente previste. Per quanto sia sempre opportuno essere prudenti quando ci si mette alla guida, da oggi servirà esserlo ancora di più.

Dall’utilizzo dello smartphone, anche solo per visualizzare le notifiche, all’assunzione di bevande alcoliche prima di mettersi al volante, come pure a dove si parcheggia o al passaggio con il rosso al semaforo. Tutti aspetti per i quali da oggi è richiesta una maggiore attenzione rispetto al solito, evitando quindi di commettere errori che potrebbero costare caro.

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A tal proposito, analizzando i più importanti cambiamenti apportati dalla riforma del Codice della Strada, vediamo quali riferiscono direttamente agli automobilisti e quali sono gli errori che vengono sanzionati più severamente.

Attenzione a non utilizzare il cellulare alla guida

Divieto assoluto dell’utilizzo del telefono quando si è alla guida: una regola già prevista dall’articolo 173 del Codice della Strada ma che da oggi viene punita in maniera ancora più severa laddove venga trasgredita.

A tal proposito, bisogna stare attenti a non commettere l’errore di pensare che per divieto di utilizzo del telefono ci si limiti alla telefonata. L’articolo 173 del Cds, infatti, precisa che il divieto vale in ognuna di quelle circostanze in cui l’utilizzo durante la marcia di “apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi” comporta anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante. Ciò significa che non potete neppure utilizzare lo smartphone per rispondere a un messaggio su WhatsApp o per controllare una storia su Instagram.

Ogni violazione di questo tipo verrà sanzionata in maniera molto più severa rispetto a ieri: la sanzione per chi usa lo smartphone al volante, infatti, passa da una forbice compresa tra 165 e 660 euro a un minimo di 250 e un massimo di 1.000 euro. Inoltre, fin dalla prima violazione scatta la sospensione della patente da un minimo di 15 a un massimo di 2 mesi.

Attenzione a bere alcolici prima di metterti alla guida

Un altro aspetto sul quale è bene porre l’attenzione riguarda l’assunzione di alcolici prima di mettersi alla guida. In determinate circostanze (trovate qui le istruzioni per il calcolo del tasso alcolemico) anche bere un bicchiere di vino potrebbe risultare infatti compromettente.

A tal proposito, fermo restando il divieto assoluto per neopatentati e minori di 21 anni – con multa che va da un minimo di 155 a un minimo di 624 euro – il limite da non superare è quello dello 0,5 g/l. In tal caso vanno considerate le seguenti sanzioni:

  • Tra 0,5 e 0,8 g/l: multa tra 573 e 2.170 euro, sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
  • Tra 0,8 e 1,5 g/l: arresto fino a 6 mesi, ammenda da 800 a 3.200 euro, sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
  • Sopra 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a 1 anno, ammenda da 1.500 a 6.000 euro, sospensione della patente da 1 a 2 anni.

Per ogni violazione vengono inoltre decurtati 10 punti dalla patente di guida.

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Inoltre, con la riforma del Codice della Strada chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza deve sapere che potrà mettersi al volante soltanto con tasso pari zero, oltre a dover montare a proprie spese il dispositivo alcolock sulla propria vettura. Queste regole più severe si applicano per 2 anni nel caso in cui la condanna risulti relativa a un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 g/l, 3 anni quando invece superava anche questo limite.

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Attenzione ad andare troppo veloce in città

Per quanto riguarda i limiti di velocità non ci sono cambiamenti, tuttavia vengono rese più severe le sanzioni per chi è solito andare troppo veloce entro i confini urbani.

La sanzione per recidiva del superamento dei limiti, a fronte di un intervallo compreso tra i 10 e i 40 km/h, all’interno di un centro abitato per due volte nello stesso anno, infatti, sale a un minimo di 220 a un massimo di 880 euro.

Alla sanzione pecuniaria si aggiunge poi quella accessoria della sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 e 30 giorni.

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Attenzione a non passare con il rosso (o a dimenticare la cintura di sicurezza)

Con la riforma del Codice della Strada viene poi estesa a diverse infrazioni la sanzione accessoria della sospensione breve della patente, per un periodo che va da un minimo di 7 a un massimo di 15 giorni, incrementato a 30 giorni nel caso in cui la violazione sia stata causa di incidente.

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Ciò vale in caso di passaggio con il semaforo rosso, come pure con circolazione contromano o il mancato utilizzo del casco e delle cinture di sicurezza.

Attenzione a dove parcheggi

Con le modifiche al Codice della Strada, il Governo introduce sanzioni più severe per chi parcheggia in modo irregolare, in particolare negli spazi riservati ai disabili e in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici.

Per chi occupa abusivamente i posti destinati ai disabili, le multe raddoppiano: per ciclomotori e motoveicoli si passa a una sanzione tra 165 e 660 euro, mentre per gli altri veicoli si arriva fino a 990 euro.

Anche le violazioni vicino alle fermate dei mezzi pubblici subiranno un aumento, con multe fino a 328 euro per i motoveicoli e 660 euro per gli altri veicoli. È prevista una riduzione del 30% per chi paga entro 5 giorni, mentre i ritardi comporteranno maggiorazioni progressive.

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