Trimestre nero: in Piemonte non si assume. Colpa dell’auto – Torino Cronaca

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Nel mese di dicembre 2024, le imprese piemontesi contano di attivare circa 23.710 contratti, cifra che si eleva a 89.960 se si considera l’intero trimestre dicembre-febbraio 2024.

Il trend appare negativo su diversi piani: 

  • a livello mensile: -1.190 entrate rispetto a dicembre 2023, per una variazione tendenziale del -4,8%.
  • su base trimestrale: -2.820 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

A livello complessivo nazionale si registra, invece, una crescita della domanda di lavoro con +3.410 assunzioni previste nel mese (+1,0%) e +15.240 nel trimestre (+1,2%).

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I DATI IN PIEMONTE

Le assunzioni previste in Piemonte nel dicembre 2024 costituiscono il 22,4% delle 105.900 posizioni aperte nel Nord Ovest e il 6,7% del totale nazionale, che si aggira attorno alle 356mila.

Questi dati emergono dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla base di interviste condotte tra il 2 ottobre e l’8 novembre 2024.

Il 54,2% delle assunzioni di dicembre riguarderà imprese di micro e piccole dimensioni (1-49 addetti), il 19,6% aziende medie (50-249 addetti) e il 26,2% grandi aziende (oltre 250 dipendenti).

L’83,7% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, un dato in crescita rispetto al 75,8% di novembre 2024. Al contrario, i lavoratori somministrati scenderanno all’11,6%, mentre collaboratori e altri lavoratori non dipendenti rappresenteranno rispettivamente l’1,9% e il 2,9%.

I CONTRATTI

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La domanda di lavoro in Piemonte è:

  • Prevalentemente viene sostenuta dai contratti a tempo determinato, che rappresentano il 58% delle assunzioni, pur segnando un calo di due punti rispetto a novembre.
  • I contratti a tempo indeterminato restano stabili al 28%.
  • L’apprendistato è scelto nel 7% dei casi.
  • Altre tipologie contrattuali coprono il rimanente 7%.

TITOLI DI STUDIO

Tra le 23.710 assunzioni previste in dicembre:

  • Il 16% riguarda laureati, un dato invariato rispetto all’anno precedente.
  • I diplomati costituiscono il 29%.
  • Le qualifiche professionali e la scuola dell’obbligo pesano, rispettivamente, per il 36% e il 19%.

I SETTORI

Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, i servizi rappresentano la gran parte della domanda di lavoro con 60.260 entrate, equivalenti al 67% del totale, un lieve aumento rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente.

L’industria, con 29.700 assunzioni, copre il 33% della domanda totale, ma registra una riduzione di circa 2.920 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

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Tra i settori maggiormente dinamici nei servizi, spiccano i servizi alle persone con 12.670 ingressi (14,1% del totale), seguiti dal commercio con 12.580 assunzioni (14%) e il turismo (servizi di alloggio e ristorazione) con 11.500 entrate (12,8%).

LE PROFESSIONI

Per quanto riguarda le professioni, a dicembre 2024:

  • Il 31% delle entrate in regione riguarderà professioni commerciali e dei servizi, in crescita rispetto a dicembre 2023.
  • Operai specializzati e conduttori di impianti rappresentano il 23%, in calo di cinque punti rispetto all’anno precedente.
  • Dirigenti, specialisti e tecnici coprono il 22%.
  • Impiegati e profili generici costituiscono rispettivamente il 9% e il 15% delle assunzioni.

LE ASSUNZIONI 

Un terzo delle assunzioni (33%) coinvolgerà giovani sotto i 30 anni e nel 20% dei casi, si tratterà di personale immigrato. Alle nuove entrate il 63,1% delle aziende richiederà esperienza professionale specifica nel settore di riferimento. Si prevede che il 23,1% dei nuovi assunti debba applicare soluzioni creative e innovative, mentre il 13,9% avrà compiti di coordinamento del personale.

Di queste entrate, il 42% sarà destinato all’area della produzione di beni e fornitura di servizi, stabile rispetto all’anno precedente, mentre il 21% si concentrerà nelle aree commerciali e della vendita. Le figure tecniche e della progettazione assorbiranno il 14%, la logistica il 12%, e le aree amministrativa e direzionale rispettivamente il 5% e il 6%.

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LE DIFFICOLTÀ 

Rimane alto il divario tra domanda e offerta di lavoro: in un caso su due, le imprese segnalano difficoltà nel trovare i profili richiesti, un valore in leggero aumento rispetto al 49,2% di dicembre 2023. In Piemonte, la difficoltà di reperimento è superiore a quella media nazionale, attestata al 48,9%. Le principali cause del mismatch sono la carenza di candidati, indicata dal 34,8% delle imprese, e l’inadeguata preparazione degli stessi, che riguarda l’11,7% dei casi.

LE PROFESSIONI CHE NON SI TROVANO

Scendendo nel dettaglio, ecco le professioni più difficili da reperire in Piemonte nel mese di dicembre 2024:

PROFESSIONE  ENTRATE PREVISTE DIFFICOLTÀ REPERIMENTO 

Specialisti nelle scienze della vita

170 98,8

Operaio macchine semi e automatiche per lavorazioni metalliche e prod. minerali

Conto e carta

difficile da pignorare

 

380 75,0

Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori, macchine fisse/mobili 

600 74,2

Fabbri ferrai costruttori utensili

210 72,0

Operaio specializzati installaz./ Manutenzione attrezzature elettriche

270 71,8

Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni

310 70,1

Operatori della cura estetica

280 70,0

TOTALE: 

23.710 50,0





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