Il 2025 inizia con la riforma della riscossione e molte controversie in materia di prescrizione. I contribuenti che hanno accumulato debiti fiscali e non, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2022, potrebbero non dover pagare più nulla.
Si presume infatti che gran parte dei fardelli, tanto odiati dagli italiani, venga spazzata via con un colpo di spugna a partire dal 1° gennaio 2025.
Per capire meglio come calcolare la prescrizione dei debiti, ti invito a guardare il video “Come calcolare la prescrizione dei debiti” pubblicato da Angelo Greco. In questo video, l’esperto fornisce una guida chiara e dettagliata su come calcolare la prescrizione, con esempi pratici che ti aiuteranno a capire se i tuoi debiti potrebbero essere cancellati nel 2025.
Ma cosa va veramente in prescrizione? Quali debiti non si dovranno più pagare? Facciamo un breve riepilogo delle tasse più odiate dai cittadini per verificare se tra queste ci siano quelle che verranno cancellate.
Prescrizione dei debiti nel 2025
La prescrizione è il concetto giuridico che prevede l’estinzione di un diritto (in questo caso, il diritto del creditore di esigere il pagamento) in seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. Da anni si discute della decadenza del diritto del creditore attraverso la prescrizione del debito.
Per molti italiani, il 2025 potrebbe rappresentare la fine di un incubo legato al pagamento di tasse, imposte e altri debiti fiscali o non fiscali.
Al primo posto nella lista delle tasse più detestate troviamo i tributi locali, come IMU e TARI, le bollette arretrate, il bollo auto e, dulcis in fundo, le cartelle esattoriali.
Tuttavia, l’arrivo di un atto interruttivo, come un sollecito di pagamento o un’ingiunzione che reclama il debito, blocca la prescrizione. In questi casi, il debito non si estingue e il tempo per la prescrizione riparte da zero.
Va sottolineato che non tutte le tasse e imposte seguono lo stesso calendario di prescrizione. Vediamo alcuni casi pratici di debiti che potrebbero andare in prescrizione nel 2025.
Tipologia di Debito | Anno di Riferimento | Termine di Prescrizione | Prescrizione Effettiva dal | Note |
Tasse locali | 2019 | 5 anni | Gennaio 2025 | Include IMU, TARI, ICP, TOSAP e altre imposte locali; assenza di atti interruttivi. |
Bollo auto | 2021 | 3 anni | Gennaio 2025 | Tributo con prescrizione rapida; decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo. |
Bollette arretrate | 2023 | 2 anni | Gennaio 2025 | Include luce, gas e acqua; prescrizione biennale introdotta dal 2019/2020. |
Cartelle esattoriali | 2015, 2020 | Variabile (3, 5 o 10 anni) | Gennaio 2025 | Dipende dalla natura del debito; decorrenza dalla notifica. |
Debiti privati | 2020 | 5 anni | Gennaio 2025 | Include multe, canoni di locazione, spese condominiali e altri debiti periodici. |
Prescrizione e rateizzazione
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, è importante sapere che l’adesione a un piano di rateizzazione del debito blocca la prescrizione.
Richiedendo il rateizzo, il debitore riconosce il debito, e questo atto annulla la possibilità di farlo prescrivere.
Una volta richiesto il rateizzo, il debitore non solo dovrà continuare a pagare, ma i termini della prescrizione si allungheranno.
Domande e Risposte dei Lettori
1. Come posso sapere se un mio debito si prescrive nel 2025?
Per capire se un debito si prescrive dal 1° gennaio 2025, è necessario considerare:
- l’anno in cui il pagamento era dovuto;
- il termine di prescrizione applicabile (3, 5 o 10 anni);
- eventuali atti interruttivi ricevuti, come avvisi di pagamento o cartelle esattoriali.
Se nessun atto è stato notificato entro i termini previsti, il debito può considerarsi prescritto.
2. Cosa sono gli atti interruttivi e come influenzano la prescrizione?
Gli atti interruttivi sono solleciti che bloccano il decorso regolare della prescrizione, facendo ripartire il conteggio da zero. Ad esempio, se Mario ha ricevuto un sollecito di pagamento nel 2023 per un debito contratto nel 2019, il termine di prescrizione riparte dalla data della notifica del sollecito.
3. Le tasse locali e quelle statali hanno le stesse regole di prescrizione?
No, assolutamente. Le tasse locali (IMU, TARI, ecc.) si prescrivono dopo 5 anni, mentre le imposte statali (IRPEF, IVA, ecc.), hanno un termine di prescrizione di 10 anni.
4. Cosa devo fare ho rateizzato una cartella esattoriale per un debito prescritto?
Una volta richiesto il rateizzo del debito, anche se prescritto, non si può più contestare. La Cassazione ha stabilito che la richiesta di rateizzo funge da atto interruttivo, prolungando i termini della prescrizione
Riepilogo dei punti principali
- Prescrizione dei debiti nel 2025: i debiti accumulati tra il 2019 e il 2023 potrebbero essere soggetti a prescrizione dal 1° gennaio 2025, con tempistiche variabili a seconda della tipologia di debito.
- Importanza degli atti interruttivi: solleciti di pagamento o altre comunicazioni ufficiali possono annullare la prescrizione, facendo ripartire i termini dal momento della notifica.
- Debiti locali e statali: le tasse locali come IMU e TARI si prescrivono dopo 5 anni, mentre le imposte statali come IRPEF e IVA hanno un termine di prescrizione di 10 anni.
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