Le grandi sfide sociali, ambientali e tecnologiche, come l’ottimizzazione della mobilità, l’inclusione sociale e la promozione di soluzioni naturali per migliorare l’ambiente urbano. L’esplorazione di tecnologie avanzate per la gestione dei dati e le comunicazioni, lo sviluppo di modelli di sostenibilità per il settore moda e design. E ancora, la sensibilizzazione dei giovani e delle comunità su temi di finanza, inclusione e sostenibilità urbana, insieme a innovazioni nel settore sanitario, come sistemi per il monitoraggio materno-fetale e la formazione chirurgica.
Sono alcuni dei focus dei progetti sviluppati dai ricercatori MUSA – l’Ecosistema dell’Innovazione finanziato con 110 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – per costruire la Milano del futuro, presentati il 9 dicembre all’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, in occasione del quarto General Meeting “Dal progetto all’ecosistema. MUSA, due anni di innovazione e sostenibilità urbana”.
Un’occasione, dunque, per celebrare il secondo anniversario di MUSA, progetto che vede la collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, ente proponente, l’Università Statale di Milano, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e 26 tra soggetti privati e pubblici (tra cui Regione Lombardia e il Comune di Milano).
Nel corso dell’evento sono state presentate le attività di ricerca sviluppate all’interno degli “Spoke”, con particolare attenzione alle iniziative innovative portate avanti da giovani ricercatori e ricercatrici, suddivise in sei categorie. Eccole.
I progetti: Social Infrastructure
Tre i progetti diversi con focus sull’impatto sociale e sulla promozione di un’inclusione consapevole e sostenibile. “Towards a Sustainable and Inclusive Mobility Ecosystem” (Università degli Studi di Milano – Bicocca) ha indagato i flussi, la domanda di mobilità e le percezioni degli studenti dell’Università di Milano-Bicocca sulla facilità e sicurezza degli spostamenti pedonali nell’area universitaria, mettendo in luce i punti critici e le opportunità di miglioramento.
Il progetto “Social and Migratory Transitions: The Role of the University in the Experience of Legal Clinics” (Università Bocconi) esamina come le università possano favorire e supportare il riconoscimento e l’accesso ai diritti di soggetti vulnerabili attraverso il modello innovativo delle cliniche legali.
Infine, la piattaforma “Financial Education Lab” (Università Bocconi) si propone di fornire strumenti chiari e accessibili per promuovere la comprensione degli elementi base di educazione finanziaria e sostenibilità, con particolare attenzione ai docenti delle scuole superiori e alle comunità scolastiche.
I progetti: Green Transition
Migliorare la qualità ambientale attraverso l’uso di tecnologie innovative e soluzioni sostenibili è l’obiettivo al centro dei progetti della categoria Green Transition. Come “E-Nose” (Politecnico di Milano), che mira allo sviluppo e all’implementazione di un naso elettronico in grado di identificare in tempo reale i picchi di emissione di odori in un impianto, contribuendo a migliorare la gestione ambientale e la qualità dell’aria per i cittadini.
O come “Plant Functional Traits – Small Nature-Based Solutions” (Università degli Studi di Milano – Bicocca), che utilizza soluzioni innovative basate sulla natura per affrontare sfide urbane quali il miglioramento della qualità dell’aria e la gestione sostenibile dell’idrologia del suolo.
Infine “Redefining Luxury Skincare” (Università degli Studi di Milano – Bicocca) si propone di sviluppare una crema cosmetica innovativa e sostenibile, con proprietà anti-age, pensata per il mercato della cosmesi di lusso. Con un approccio scientifico e una particolare attenzione alla sostenibilità, il progetto punta però a ridefinire il concetto di lusso, unendo efficacia, innovazione ed eco-compatibilità per rispondere alle nuove esigenze del settore.
I progetti: Digital Transformation
Sviluppare una piattaforma innovativa per la gestione di servizi ad alta intensità di dati nel Continuum Edge-Cloud, ottimizzando l’integrazione e l’efficienza tra dispositivi periferici e infrastrutture cloud è l’obiettivo del progetto “Smart Service Deployment in the MUSA Cloud Edge Continuum” (Università degli Studi di Milano).
Nello stesso ambito la spin-off “Evidence Informed Hospital Assessment: SustHealth ESG” (Politecnico di Milano), che ha sviluppato uno strumento per individuare i settori prioritari per effettuare investimenti nelle infrastrutture ospedaliere esistenti.
“Cutting-edge technologies for space-based optical communications” (Università degli Studi di Milano) mira invece allo sviluppo e all’integrazione di tecnologie all’avanguardia per le comunicazioni ottiche ad alta velocità di trasmissione dati. Questi sistemi sfruttano la luce laser per trasmettere informazioni a velocità incredibilmente elevate, superando le limitazioni delle tradizionali comunicazioni a radiofrequenza.
I progetti: Growth and Innovation
Il progetto “Ideathon:#RefashioningMilan” (Università Bocconi) promuove il dialogo tra studenti, aziende private e istituzioni pubbliche per aiutare i giovani a immaginare Milano non solo come capitale della moda e del design, ma anche come esempio di sostenibilità e circolarità.
Nello stesso ambito il progetto “Sustainable fashion, luxury and design” (Politecnico di Milano) prevede lo sviluppo di un modello per il retail sostenibile e si propone di capire come supportare le imprese del settore nell’assumere un ruolo centrale, fattivo e culturale.
I progetti: Education and Training
Confronto e formazione sono i pilastri dei tre progetti di questa categoria, a partire da “EFFE Summer Camp” (Università degli Studi di Milano – Bicocca): campo estivo di educazione finanziaria e all’imprenditorialità per ragazze adolescenti.
“Glossary of Inclusion” (Università degli Studi di Milano) punta allo sviluppo di uno strumento chiaro e accessibile per spiegare i termini legati alla discriminazione. In particolare, il prototipo si concentra sulle relazioni lavorative e sull’ambiente di lavoro. Nella stessa categoria il “Festival GenerAzioni” (Università degli Studi di Milano – Bicocca), l’evento che celebra il ruolo delle giovani generazioni nella costruzione di città sostenibili e inclusive. Laboratori e incontri per esplorare i temi della sostenibilità urbana, con il coinvolgimento attivo di studenti, esperti e comunità locali.
Infine “HH4AI” (Università degli Studi di Milano) è un progetto di utilizzo consapevole dell’AI a supporto delle aziende, nella convinzione che la tutela dei diritti è condizione necessaria per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale.
I progetti: Healthcare Services
In “Urban Regeneration (The City of Tomorrow)” (Università degli Studi di Milano) la rigenerazione urbana viene analizzata anche dal punto di vista della trasmissione dei patogeni, valutando l’impatto della biodiversità sulla diffusione del virus del Nilo occidentale.
Il progetto “Haptic and Virtual Models for Surgical Training and Personalized Medicine” (Università degli Studi di Milano) punta invece a sviluppare modelli virtuali e aptici per migliorare la formazione chirurgica e personalizzare i trattamenti medici.
Infine, “Monitoring of maternal and fetal well-being during pregnancy” (Politecnico di Milano) si propone di sviluppare un sistema indossabile e di telemedicina per il monitoraggio continuo del benessere materno e fetale durante la gravidanza.
L’impatto di MUSA sul territorio: alcuni esempi
Sono diverse le linee di ricerca sviluppate nell’ambito di MUSA che hanno avuto impatto sul territorio milanese e hanno coinvolto una platea ampia e diversificata di utenti e beneficiari.
Tra queste, il progetto di rigenerazione urbana di “Piazza della Scienza” dell’Università Bicocca, inaugurata lo scorso novembre, ha trasformato questo spazio in un laboratorio a cielo aperto per innovazione, sostenibilità e inclusione sociale attraverso la sensoristica avanzata e un’azione di monitoraggio costante di fattori ambientali, climatici e sociali. Gli interventi fatti mirano ad aumentare del 40% le aree verdi, ridurre le isole di calore (-20-25% della temperatura al suolo) e migliorare la biodiversità attraverso l’introduzione di piante autoctone e mellifere. L’iniziativa coinvolge ricercatori, cittadini e studenti per creare uno spazio che risponda alle esigenze della comunità.
Il progetto Construction Law Lab dell’Università degli Studi di Milano è un laboratorio di ricerca istituito in partnership con gli enti e le istituzioni del territorio, nato per proporre una strategia in chiave etica e sostenibile nel settore delle costruzioni, che possa affiancare le norme di legge e che renda il costruire un’attività funzionale ai bisogni sociali. Le prime riflessioni sono state presentate nel quaderno di ricerca “Etica delle costruzioni per la creazione di valore pubblico”.
Da segnalare anche MHEO (Milan Higher Education Observatory), osservatorio di ricerca della Statale che, grazie a una solida rete con CINECA e MUR, studia e fotografa i dati dell’alta formazione milanese e lombarda per migliorare la competitività dell’economia della conoscenza del Paese.
C’è poi il progettoR4MilanoEcosystem dell’Università Bocconi, che promuove sostenibilità e circolarità nei settori moda e design a Milano. La piattaforma è articolata in tre aree: supporto alle aziende con linee guida e database per materiali innovativi, un format con e per i cittadini come l’“Ideathon” che raccoglie idee dagli studenti, e una sezione “Knowledge” con articoli, libri e corsi gratuiti sulla sostenibilità. L’obiettivo è trasformare Milano in un modello di innovazione sostenibile, favorendo collaborazione e consapevolezza.
Il Politecnico di Milano, con il supporto dell’Università degli Studi di Milano, ha infine dato vita a exp-EIA 4p: una metodologia innovativa in grado di fornire una valutazione delle esperienze soggettive dei luoghi e dei bisogni della comunità. Exp–EIA 4p è integrata in una app di realtà aumentata e virtuale e in una web-platform di pianificazione e progettazione urbana partecipativa. Il sistema è inoltre combinato con il LPT-Luminous Planning Table, una piattaforma phygital che combina modelli fisici e digitali a supporto dei processi di progettazione, valutazione e comprensione delle trasformazioni urbane. L’ecosistema exp-EIA – che unisce app, web-app e LPT – contribuisce a comunicare in modo più efficace gli effetti delle trasformazioni urbane a cittadini e stakeholder. Fornisce a progettisti e decisori politici dati relativi all’impatto psicologico e ambientale dei progetti, favorendo processi di decision-making trasparenti e inclusivi.
I numeri di MUSA
Il progetto MUSA coinvolge 24 soggetti pubblici e privati, che lavorano su oltre 100 linee di attività. MUSA coinvolge attivamente oltre 1000 ricercatori, la metà dei quali donne. A oggi sono state aperte più di 300 nuove posizioni di ricerca. Tra i nuovi ricercatori, dottorandi, collaboratori e tecnologi assunti, il 54% sono donne. Oltre 70 le pubblicazioni da inizio progetto a giugno, 65 gli eventi aperti al pubblico solo tra marzo e giugno di quest’anno. MUSA, inoltre, ha attivato numerosi bandi a cascata – per un valore complessivo di 15 milioni di euro – con l’obiettivo di sviluppare il modello di rigenerazione urbana nelle regioni del Sud Italia.
MUSA, insieme a Regione Lombardia, è anche promotrice di Startcup Lombardia, la business competition che premia le migliori iniziative imprenditoriali nate in ambito universitario. Quest’anno, per la prima volta, quattro startup vincitrici della competizione regionale sono arrivate alla finale del Premio Nazionale per l’Innovazione, che ha visto la partecipazione delle startcup regionali.
Una di queste, “EFESO”, progetto del Politecnico di Milano che consiste nello sviluppo di nuovi materiali e dispositivi per creare componenti elettronici green a basso consumo, si è aggiudicato il Premio per la categoria ICT.
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