Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.
Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti
La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA : IO
Mi piacerebbe tanto che la mia vita fosse come quelle che si leggono nelle fiabe e, invece, nel percorso della mia vita purtroppo di pezzi ne ho persi già tanti! Il mio papà è stato il primo devastante lutto, ma poi si sono succedute vicende che hanno dell’incredibile! Il che rende possibile l’impossibile veramente … E poi la perdita di mio figlio che ha completato il cerchio trasformando la mia vita in una dura esistenza senza troppi se e ma ……….
E la sua vita è stata stroncata dalla droga! La maledetta che non ha mai smesso di circolare e che continua a fare vittime, non sempre si muore come è accaduto a mio figlio, ma mi chiedo se quella che vivono i giovani tossicodipendenti la possiamo considerare VITA!!!
Triste realtà, purtroppo, di cui non si parla pensando che cosi il problema si risolve e invece no è esattamente il contrario perché chi spaccia vuole che si faccia silenzio e non rumore!
Io … sia ben chiaro, non combatto gli spacciatori, non ne ho né i mezzi né la capacità, ma mi adopero affinché sia ben chiaro a tutti, ma in particolare ai ragazzi quello che accade quando si diventa dipendenti di sostanze stupefacenti.
Io sono la mamma di uno di voi, morto di overdose a 24 anni, nel fiore della vita con una voglia di vivere da far spavento eppure è andato via per sempre!
La droga non perdona e lentamente ti ruba la vita, te la trita e poi diventa poltiglia e più passa il tempo e più peggiori … tra guai con la giustizia che ti scrollerai difficilmente di dosso, costi e poi la salute, quella cosa preziosa che ti giochi e poi ti ammali di AIDS di CIRROSI!
E’ quanto di peggio esista, perché il tuo corpo è debole, minato dalle sostanze, e tua madre … quella donna che ti ha dato la vita seppure non hai mai usato droga, è anche lei vittima come te e insieme a te vive da morta!
E lo so che è luglio che chi può è in vacanza, ma il problema esiste, non è mica sparito e vi prego ragazzi, datemi ascolto prima che sia troppo tardi e vi giocate anche voi la vita!
Chest’è!
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
Sono giorni che mi gira nella testa quello che sto per scrivere. Dunque cerco di essere chiara! Prima una doverosa premessa, perché ancora una volta ringrazio chi mi è stato vicino il giorno del 10° anniversario della dipartita di mio figlio Antonio, ma al contempo dispenso chi non era presente di giustificarsi!
Una Santa Messa commemorativa non è certo uno spettacolo anche se tutti erano invitati, non abbiamo fatto inviti ufficiali, perché nulla di quello che mi ero preposta di fare è stato realizzato tenuto conto della situazione pandemia da Covid – 19 e non credo che per il 22 ottobre le cose possano migliorare per cui tutto rinviato a data da definire!
Dicevo … anche se non era UNO SPETTACOLO come una persona lo ha definito – che non menziono per tutelarmi da una denuncia che non avrei timore affatto di affrontare. E sì, perché sarei capacissima di andare davanti alla Cassazione per far valere i miei diritti di madre orfana di un figlio UCCISO dalla Società!!!
I punti che voglio evidenziare son tanti e questa considerazione del mio voler fare spettacolo ha innescato mine vaganti nel mio cervello, perché voi che non conoscete quello che accade quando un figlio si droga non potete capire!!!!!!
Quindi chi non è venuto poco conta, perché quella era una cerimonia PRIVATA, ma ciò che è importante e che voi fate finta di non sentire è che io a distanza di 10 anni, ancora mi prodigo a dare la mia testimonianza affinché i ragazzi comprendano che la droga UCCIDE!
Non uccide solo spegnendo l’esistenza, ma uccide ciò che non può essere più chiamata vita di chi ne fa uso e ancor più annienta chi indirettamente la subisce e più di tutti chi ha dato la vita al figlio ed è la mamma!
Sono molto rattristata del silenzio che nasconde il dilagante fenomeno di dipendenze di alcol e droghe, non se ne parla quasi mai e molti sono portati a pensare che la droga è sparita e, invece, vi dico che girano fiumi di droga e che viene associato all’alcol e che queste nuove sostanze intaccano il cervello e non esiste recupero se non parziale.
E invece di ascoltarmi mi ignorano, anzi leggono ciò che scrivo, ma mai un commento, mai una condivisione però se scrivo che i cani sporcano il parco fioccano i commenti a tutela degli animali.
Ma dico stiamo scherzando? Ma conta più un cane di un ragazzo? Io porto avanti la mia lotta e sono fermamente convinta che la nostra unica arma è la PREVENZIONE che passa attraverso attività che vanno avviate sul territorio.
Ho nella testa dei progetti che a breve vedranno l’operatività perché prima o poi io raggiungerò il traguardo che mi sono prefissata. Ho scritto al Papa, ma lui ‘poveraccio’ non ha mai letto la mia lettera – e, purtroppo, quando per risposta ho avuto una corona del rosario e una preghiera standard con la risposta che mandano a tutti – non ho potuto adoperarmi per arrivare al Papa per via del Covid ma prima o poi ci arrivo.
Voglio contattare anche il Presidente della Repubblica unitamente a lui.
Vi preciso che non ho bisogno né di pietà né di conforto! Io non ho bisogno di elemosina, ma dovete solo leggere e fare tesoro dei consigli che vi do. Non ambisco a onorificenze, premi o altro, ma solo a salvare i giovani dalle dipendenze!
Chest’è per espresso volere di Antonio
10/07/2020
Dal diario di una Vittima della droga:IO
Quando sento al TG che la droga ha ucciso ancora un giovane provo una sensazione difficile da rappresentare! Un misto tra rabbia e dolore e subito penso a quel fiume di denaro sporco di sangue, quello dei nostri figli,che gente senza scrupolo accumula facendo pagare un prezzo altissimo fino a bruciarla la vita ai ragazzi e mandando all’inferno sulla terra i genitori e la madre ancor più!
No, non peccate di presunzione pensando che la droga a voi non vi toccherà e che voi sapete educare i vostri figli. Non pensate questo, ma con grande umiltà aprite le orecchie e dopo aver pregato Dio che protegga i vostri figli, informatevi, perché sono tante le cose che bisogna sapere se accade, cosa fare e un manuale completo non esiste, ma purtoppo bisogna compierlo come un mosaico.
Ma alle 6 del mattino che senso ha dire queste cose? Serve e aiuta, perché se ne parla sempre poco e male e la verità come ve la racconto io non lo fa quasi nessuno!
Dieci anni che la droga mi ha ucciso un figlio di 24 anni!
Dieci lunghi anni, intrisi di dolore, senza mai mollare la mia lotta!
DIECI ANNI DI NO, DI PORTE CHIUSE, DI SI CHE SONO NO !!!
Ed un giorno, non lontano, io riuscirò ad aprire quelle porte………
Antonio te lo prometto!!
La tua mamma
Chest’e’!
Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine – Coordinatrice Redazioni
Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine
La pubblicazione delle pagine del diario di Camilla Roberto è con sua autorizzazione ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633 – Legge sul diritto d’autore
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